Il corso gratuito di Dialettologia, da marzo all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”

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Il 17 Gennaio corrente è stata istituita la giornata Nazionale del Dialetto e delle lingue locali.

Carmen Criscuolo, assessore alla Cultura del Comune di Ischia – ha convenuto sulla tutela del dialetto come strumento espressivo, in grado di veicolare le nostre emozioni e di raccontare la nostra identità, un preciso dovere anche istituzionale, ed è per questo che insieme ad altri coordinatori hanno pensato di omaggiare la Giornata Nazionale del dialetto, per la prima volta, con un evento a Ischia.

Napoli “città partenopea”, attraverso l’ Università degli Studi Federico II, una delle più antiche, fondata nel 1224, mette a disposizione un corso gratuito di “Dialettologia italiana” di 30 lezioni, aperto a tutti , per la preservazione del dialetto e le sue origini.
Per l’Italia una grande conquista in ambito socio-culturale e in particolare per la dialettologia.
“Dialetto” significa lingua, identifica un sistema linguistico con una sua struttura autonoma localmente caratterizzata, non è un termine degradante”
L’ importanza del dialetto, lingue locali, sono il collante che ci tiene uniti alle nostre radici, il filo sottile che ci lega alla cultura del popolo e alla storia del territorio.
I curatori di questo seminario di Dialettologia saranno gli stessi docenti dell’università napoletana: il professor Nicola de Blasi, docente di Linguistica italiana e autore di numerosi articoli di ambito linguistico soprattutto riguardo il dialetto napoletano, il professore Francesco Montuori, anch’egli docente di Storia della Lingua italiana.
Il corso, oltre ad affrontare le caratteristiche dei vari dialetti italiani, della loro formazione e del loro sviluppo attuale, s’incentrerà anche sui luoghi comuni diffusi che intendono erroneamente la parola “Dialetto” come espressione volgare dei ceti bassi o comunque poco istruiti.
Il testo da cui prenderà il via il corso di dialettologia è del Cinquecento: lo Spicilegium di un grammatico italiano, Lucio Giovanni Scoppa, che fondò a Napoli la prima scuola pubblica e laica.
Si tratta di un vocabolario latino-volgare in cui sono presenti molte parole di uso quotidiano e domestico che saranno la base per la ricostruzione del lessico e per capirne la formazione.
Un’importante tappa sarà la discussione sulle dominazioni straniere (soprattutto francese, araba e spagnola) e di come esse abbiano contribuito in modo fondamentale a creare quello che oggi è il napoletano, gli altri dialetti e più, in generale, l’italiano.
A tutto ciò si aggiunge un’altra importante iniziativa, quella di creare un “Dizionario Etimologico Storico del Napoletano”, per adesso ancora in via teorica poiché priva di finanziamenti economici reali.
Mentre è concreta la pubblicazione che avverrà prossimamente de “Le parole del dialetto”.
Per una storia della lessicografia napoletana, curato dai due professori già citati che sarà prossima ad uscire.
l lavoro si concentrerà sul dialetto napoletano che è uno dei più importanti e diffusi nel sud del paese, con una storia antichissima e che vanta un ricco patrimonio sia di opere narrative che di testi musicali.
L’ accesso al corso si effettua attraverso il sito web Federica.ue
Con l’occasione si coglie l’opportunità dei Comuni dell’ Irpina alla creazione di un progetto scuola, capace di formare sinergie, Comune–Scuola in modo tale da far entrare in questo progetto questa nuova realtà per un accrescimento culturale e sociale.