Grottaminarda (AV)- Maurizio Picariello, poeta dell’amore o « professore del Carpe diem? »

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Maurizio Picariello tra i diversamente abili di Grottaminarda e i bambini di Fontanarosa , i libri accompagnano sempre lo spettacolo , poeta dell’amore o « professore del Carpe diem? »

Viene naturale  pensarlo    se si osservano le immagini , nelle scuole tra i bambini , sui banchi , sugli sgabelli con lo stesso entusiamo del professore John Keating de’ l’attimo fuggente !« Bello , mi piace il paragone ! – risponde divertito  a chi glielo fa notare – ammiro quel professore , quel film mi ispira ! »

Eh si ! perchè Maurizio continua a incuriosire , a  divertire , a entusiasmare, nel suo tour di presentazione di libri e spettacolo.
Lo abbiamo visto , raccontare, cantare, recitare, suonare ,saltare sui tavoli, sui banchi, sulle sedie  nelle sue esibizioni e i libri sono parte fondamentale del suo spettacolo che porta in largo e lungo per l’Italia .
«  I libri accompagnano il mio spettacolo  e sono parte, insieme alle canzoni, di questa celebrazione della Vita ambiente, religiosità, medicina alternativa, i maestri, la musica, la scrittura, lo sviluppo della consapevolezza   »
Ultimamente  protagonista tra i bambini di una scuola a Fontanarosa, e poi a Grottaminarda presso la sede dell’ associazione Arcobaleno presieduta da Bernadino Lo Chiatto,  dove si è esibito tra i diversamente abili.
« Sono distaccato dalla normalità.
Mi concedo solo alla meraviglia »
Un animo nobile e sensibile il suo, delicato come pochi , emozionato sempre come se fosse la prima volta esterna cosi’ le sue emozioni dopo l’esibizione a Grottaminarda.
« Stacca ombre precise febbraio sui tetti delle case lungo il corso di Grottaminarda: sono le cinque del pomeriggio, non è il freddo di febbraio ed io mi sento succoso come una mela.
La volontà di rendere felice i ragazzi e le ragazze dell’associazione “Arcobaleno” per i diversamente abili non basterà.
No, non basterà perché ognuno ha la sua idea di felicità e la mia può essere diversa dalla loro.
Sono ansioso come sempre, come fosse la mia prima volta ed invece ho superato cinquecento date anche se a me pare sempre la prima volta.
Gestire la tachicardia, l’aria che non entra, la smania che mi sento addosso.
Entro nella sala ancora vuota, la riscaldiamo con i convettori, sistemo le chitarre, le sedie, i libri.
Berardino Lo Chiatto, il presidente, ha la mia stessa smania.
Mi preparo, indosso gli abiti del momento, sulla pelle scorre l’adrenalina, la sala comincia a riempirsi, sento il vociare mentre sono in un stanza attigua a vestirmi.
Mi sento come un sismografo che registra le scosse e sorrido ancora una volta sapendo di trovare le parole, le canzoni, le azioni giuste.
Entro in sala, piccola ma gremita, mi concedo questa meraviglia, tratto con riverenza ogni sensazione che mi sale in gola, mi guardano tutti e li guardo uno per uno, prendo la chitarra e accenno qualche nota, il loro mormorio tace, l’attesa sta finendo, sistemo i libri di fianco, un cenno a Goffredo che mi accompagna in musica, sposto i capelli di lato, inizia la celebrazione della vita.
Una volta ho letto: “para subir al cielo se sube siempre bajando” (per salire in cielo si sale sempre scendendo).
Ai ragazzi ,  più volte seduti sulle mie ginocchia ho detto di andarsi a prendere la vita con le proprie mani senza farsela raccontare e qualcuna pareva quasi sobbalzare dalla sedia a rotelle ove è costretta per il più delle ore delle ventiquattro.
Giuseppe mi ha parlato di sé mentre io parlavo con lui, con le poche parole dette a modo suo siamo arrivati alla radice delle cose.
Qualche altro ha cantato con me Pino Daniele, Vasco Rossi, qualcuno conosceva i Beatles e li accennava con le dita o con piccoli movimenti delle gambe mentre eseguivo i brani.
Alle venti  era tutto finito, in realtà è durata dentro anche dopo e pensavo al mondo in cui vivo, un mondo per lo più di normale strafottenza, di chiara noncuranza. ebbene, riflettendo mi son chiesto tra cent’anni cosa sopravviverà di me se non questa fiammella agitata dal vento?
Eravamo fiammella a Grottaminarda, un poco tutti.
Poi siamo andati via ognuno per la propria strada e, son certo, ognuno abbracciandosi a modo proprio.»
« Maurizio è tutto questo : emozioni poetiche, artistiche, musicali  » si esprime cosi’ Berardino Lo Chiatto presidente dell’ associazione Arcobaleno di Grottaminarda e organizzatore dell’evento  .
Poi leggendo le sue emozioni e rivolgendosi  direttamente a lui ,  al poeta dell’amore , al professore del « carpe diem » come lo abbiamo denominato in questa occasione gli dice « Maurizio , hai descritto benissimo nei minimi dettagli quello che provavo anch’io insieme a te. Sei stato bravissimo ! Tutti parlano molto bene di quella serata. Sei stato veramente in gamba »