Salerno – Doppio appuntamento per l’XI edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo presso la Chiesa di Santa Maria de’ Lama a Salerno. Venerdì 10 febbraio, alle ore 19.00, sarà presentato il libro denuncia della scrittrice tarantina Lucrezia Maggi che, a tre anni dalla sua prima uscita, è tornata in libreria con la seconda edizione di “Prima che il tempo necancelli le orme” (Print Me Editore).
Ad introdurre l’evento, il monologo tratto dal testo interpretato da Sergio Mari, scrittore e attore, con le musiche originali di Filippo D’Eliso, musicista e compositore. A conversare con l’autrice, il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.itAlfonso Bottone. Con la collaborazione del “Touring Club Italia” Club di Territorio di Salerno e dell’Associazione UniverCity Salerno.
Amore, impotenza, dolore, rabbia. Questi i sentimenti che affiorano nel racconto. Un diario, quello di Lucrezia Maggi, incalzante e coinvolgente che fa rivivere gli accadimenti di quei “giorni infausti”. La denuncia, gridata, è contro un sistema sanitario, sia pubblico che privato, che perde di vista l’umanità del malato, lasciando sia lui che i familiari in balìa di dubbi e domande a cui nessuno può rispondere. Un sistema sanitario che fa diventare la salute un “bene” per pochi, per chi può permettersi di pagare per scavalcare le liste d’attesa. Per tutta la durata del racconto il lettore vivrà in prima persona tutta la vicenda facendolo sentire protagonista di tutto quello che è accaduto, come se anche lui fosse presente in quei luoghi dove tutto è successo. Il 2013 è l’anno che vedrà accadere gli eventi narrati nel in “Prima che il tempo ne cancelli le orme”. Come affrontare quanto accaduto? Come dare giustizia a questa storia e fare in modo che non capiti ad altri? Queste le domande che si è subito posta la scrittrice pugliese nel corso e in conseguenza al drammatico sviluppo degli eventi. Chiedere un risarcimento? Sporgere denuncia? Il dubbio – o già un’amara certezza – era quello di rimanere inascoltati e ignorati, fino al punto in cui sarebbe stato troppo tardi per agire. Il modo migliore era metterci la propria voce e il proprio volto, portando di persona la storia all’attenzione di altre città e di altre persone. Lucrezia Maggi, dopo Salerno, darà così il via ad un tour di divulgazione: da Taranto a Bari, ad Avellino, Napoli, Catania, Roma, Milano
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