Vallata – Grande successo a Vallata per le rappresentazioni religiose del Triduo Pasquale

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Vallata –  La manifestazione religiosa ha preso  il via ieri, giovedì 13 aprile, quando all’imbrunire, dopo la funzione religiosa con la consueta lavanda dei piedi, si è svolta la suggestiva processione “aux flambeaux” del Giovedì Santo, con cattura, condanna e flagellazione del Cristo per poi proseguire, oggi, venerdì 14 aprile, con la cinquecentenaria processione del Venerdì Santo o del Cristo Morto.
La suggestiva rievocazione della Passione e Morte di Gesù Cristo è stato un momento di preghiera e condivisione per tutti i presenti. A partire dalle ore 11.00 di oggi, 14 aprile si è tenuto, la teatralizzazione della rappresentazione sacra del sacrificio compiuto da Gesù nel venerdì che precede la Santa Pasqua.
La Via Crucis di Vallata è una vecchia usanza, risalente a 500 anni fa, creata da una piccola comunità ebraica presente sul territorio irpino nel 1500.Una processione molto particolare e commovente, che rappresenta quel momento magico di incontro tra religiosità e tradizione.
Hanno sfilano duecento centurioni romani, tele settecentesche, i “misteri” e i cantori della Passio Christi di Metastasio, due alabardieri; due Squadroni costituiti rispettivamente dai piccoli e grandi del posto e relativo Capo Squadrone, Pilato e l’Imperatore Cesare.
Il passo di tutti, cadenzato dal ritmo di un suono caratteristico di tromba e tamburo, ha contribuito a creare un ambiente di commossa riflessione sul grande mistero di dolore di Cristo.
Hanno chiuso la processione il feretro del Cristo morto circondato dal sindaco e dai medici del paese e l’Addolorata circondata da bambine con bandierine listate a lutto.L’ultima fase della Via Crucis ha rappresentato la Resurrezione di Gesù, un inno alla vita, l’importanza di viverla con tutti i suoi pro e contro, e di considerare ogni cosa un miracolo.
Quindi, uno stupendo clima di religiosità, devozione e fede sprigionato dalle tante persone che hanno partecipato a questo evento e lo hanno reso semplicemente unico.