Cava de’ Tirreni (Sa): Il regista Duccio Forzano presenta il libro “Come Rocky Balboa”

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A Cava de’ Tirreni il 5 maggio alle ore 18.45  nella magnifica aula consiliare del comune  sarà presentato il libro  del regista Duccio ForzanoCome Rocky Balboa”, il romanzo d’esordio del  regista di molti dei più importanti programmi televisivi Italiani, da Che tempo che fa al Festival di Sanremo. Organizzatore dell’evento l’Associazione giornalisti Cava de’ Tirreni –Costa d’Amalfi “Lucio Barone”,che ha voluto fortemente l’evento.A presentare il libro ,dopo i saluti del sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli e del presidente dell’Assogiornalisti Emiliano Amato, il giornalista Francesco Romanelli ,che sarà coadiuvato dal collega Antonio Di Giovanni .Le letture del libro saranno affidate all’attrice Renata Fusco, figura di spicco del panorama teatrale italiano. .Presente anche Vincenzo Russolillo ,patron di casa Sanremo che coinvolgerà lo stesso  autore in un dibattito sul libro e sulla sua professione. A moderare l’incontro la giornalista Tiziana de Sio .

Romanzo di formazione moderno a cavallo tra Billy Elliott e Rocky Balboa sullo sfondo della Genova portuale, il libro di Duccio Forzano è il racconto vero di come perseveranza e passione possano tradurre i sogni in realtà, anche partendo dalle situazioni più svantaggiate. Da bambino, Duccio adora i personaggi di Walt Disney, se li studia, li disegna e al cinema parrocchiale è capace di starsene seduto per ore a guardare lo stesso cartone animato, sovrapponendo nuovi finali a quelli che gli scorrono davanti: ed ecco che Wile E. Coyote riesce ad acciuffare Beep Beep, e Gatto Silvestro banchetta finalmente con Titti. Ma immaginare nuovi finali diventa ben presto una necessità: quando, ancora dodicenne, legge il laconico bigliettino con cui sua mamma gli affida la cura dei tre fratelli minori prima di andarsene per sempre di casa, la sua vita diventa un lungo, faticoso, straordinario esperimento volto a darsi nuove possibilità. Come Rocky Balboa, anche il protagonista di questo romanzo autobiografico deve schivare colpi che potrebbero metterlo al tappeto. E, come Rocky Balboa, punta alla vittoria. Intanto, però, deve superare il difficilissimo rapporto con il padre, alcolista chiuso nel suo dolore e incapace di occuparsi dei figli, e riuscire a sopravvivere in un contesto sociale di grande povertà e poca poesia, dove l’abuso di droghe tra i suoi coetanei cancella prospettive e immaginazione. Duccio tiene duro e tenta di trasformare il suo dolore in energia, prima nello sport attraverso la lotta greco romana e lo judo, poi con la musica rock e suonando la batteria, ma soprattutto fa di necessità virtù: la sollecitudine con cui, in giro per il Nord Italia, si dedica a mille lavori per lo più precari e saltuari – lavapiatti e carrozziere, operaio in fabbrica e verniciatore, venditore di acqua minerale, di case vacanza, di marmi e graniti, animatore, posatore di caminetti… – è seconda solo alla perseveranza con cui nutre i suoi sogni. Poco più che ventenne, deve rinunciare suo malgrado a una promettente carriera musicale, ma a trent’anni scopre la gioia di star dietro a una telecamera e sarà proprio girando un video che farà il più inatteso salto d’immaginazione. Quello che gli permetterà di spiccare il volo.