Grottaminarda (AV) – Ancora 12 mesi per finire l’autostazione. Ma sarà davvero così?

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Grottaminarda. Due ispezioni in quindici giorni vorranno pur dire qualcosa. Anche se, è sembrato di capire, nessun intento accusatorio da parte della Commissione di inchiesta del Consiglio Regionale della Campania che, con il suo presidente Luciano Passariello, ha concluso la visita qualche ora fa, sotto la lente di ingrandimento l’autostazione Air, che spesso è stato motivo di orgoglio per l’amministrazione comunale di Grottaminarda; uno dei fiori all’occhiello della cittadina ufitana.

Ad accompagnare Passariello c’era anche Tommaso Malerba, consigliere regionale del Movimento 5Stelle. Ed il dirigente del procedimento dell’autostazione, che ha avuto l’incarico nel 2015 succedendo a Pietro Foglia. “È stato fatto un quadro riepilogativo dei costi e delle spese – ha detto il presidente della commissione regionale”, il quale è poi venuto a conoscenza del fatto che “da due anni i lavori sono fermi e che i fondi attualmente non sono disponibili e tutto quanto è stato fatto, finora, con fondi dell’Air”.
L’opera costerà circa 11 milioni di euro. È tutto fermo, intanto, per due motivi: per la mancanza dei fondi, appunto, ed anche per le richieste di varianti. “Ci viene detto – ancora Passariello spiega – che per terminare i lavori occorrono almeno altri dodici mesi”. E quindi altri costi ulteriori. Intanto ricorda che “da poco c’è la materiale disponibilità di una parte di finanziamento da parte della Regione. E quindi l’immediata possibilità di riprendere i lavori”. Il responsabile del procedimento sottolinea come, con il Comune di Grottaminarda, ci sono stati rapporti per i vari allacciamenti idrici e infrastrutturali. E che, l’area dove sorgerà l’autostazione è di interesse storico ed archeologico. E,allora, perché farla proprio lì, a pochissima distanza dal cimitero comunale? Però non c’è nessun contenzioso tra Air e impresa”. Fino ad oggi le somme liquidate ammontano a 168 mila e 700 euro. Un dubbio, però, viene a Passariello quando chiede se il”60 per cento di questa struttura verrà data per attività commerciali (anche se il presidente aggiunge un altro 19 per cento,ndr.). “Il responsabile del procedimento non lo nega, anzi aggiunge “che sostanzialmente è vero”. Mentre la percentuale restante servirà ad attività di supporto dei servizi Air, “Laddove l’Air trovasse conveniente allocare altre attività è una valutazione che può fare”. “Questa è una domanda che ci poniamo -interviene il presidente della commissione di inchiesta – anche perché se avessimo fatto una struttura diversa sarebbe costata il 70 per cento in meno. Si stanno costruendo cose che non rientrano nella missione dell’Air”.
Giancarlo Vitale