Scafati (SA) – Marcia per la legalità, Angelo Matrone conferma la sua presenza. “Sabato è un dovere degli scafatesi partecipare. Chi sarà presente avrà deciso da che parte stare. Gli altri, invece, non avranno più alibi”

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Scafati – Angelo Matrone parteciperà alla marcia per la legalità organizzata per sabato prossimo (a partire dalle 20) da don Peppino De Luca, il gruppo delle “mamme coraggio” e dalle altre associazioni presenti sul territorio. L’ex consigliere comunale di Scafati, dunque, vuole dare un segnale ben chiaro alla città dopo gli ultimi episodi criminali che hanno gettato nello sconforto un’intera comunità.

“Da scafatese sono amareggiato, deluso e indignato  per quanto ho dovuto apprendere in questi giorni attraverso stampa e tv. Una bomba carta all’esterno di un bar e una rissa in una piazza che dovrebbe essere il simbolo di aggregazione della città. Questa non è una società civile, questa non è legalità. Non possiamo permettere che questo accada. Ecco perché credo che partecipare alla marcia in programma sabato serva per permettere di riflettere. E’ davvero evidente che qualcosa non ha funzionato, a prescindere dalla vicenda politico-amministrativa nota a tutti”, ha spiegato Matrone. “Certamente sono necessarie ulteriori attività di controllo e di prevenzione.  L’unico presidio delle forze dell’ordine su tutto resta la tenenza dei carabinieri di via Oberdan, con 30 carabinieri. Non parliamo poi della Polizia municipale, costretta ai salti mortali per garantire tutti i servizi dovuti. Servirebbero moderni sistemi di controllo e videosorveglianza. Ma prima di tutto dobbiamo partire da un cambiamento culturale”.
Per Matrone, dunque, la marcia serve per ricomporre un tessuto sociale ormai da troppo tempo compromesso. “Ecco perché in prima linea ci dobbiamo essere tutti, nessuno escluso. Ogni cittadino di Scafati deve sentirsi protagonista di questo cambiamento. Dobbiamo tornare a essere una comunità nel vero senso della parola. Scafati deve avere serenità e dignità, oltre a un futuro fatto di idee e di partecipazione. La violenza va condannata sempre. Ecco perché sabato gli scafatesi hanno il dovere di presenziare alla marcia. Sabato si capirà chi vuole bene alla città. Chi sarà presente avrà deciso da che parte stare. Chi sarà assente non avrà alibi e avrà permesso agli altri di trionfare”.