​FERROVIA IONICA: “Una opportunità per la Crescita Economica e lo Sviluppo del corridoio orientale calabrese

1771

FERROVIA IONICA: “Una opportunità per il corridoio orientale calabrese

Un caso lampante di quanto scellerata sia la politica dei trasporti ferroviari in Italia, affidata al monopolio del Gruppo FS SpA nelle sue articolazioni societarie, è dato dalla attuale gestione della ferrovia ionica e delle sue derivate.
Intanto va detto che il Ministero dei trasporti affidando la rete nazionale alla concessionaria RFI SpA (Gruppo FS SpA) ha dato tutta l’infrastruttura ferroviaria dello Stato “chiavi in mano” alla controllata del Gruppo, disinteressandosi di fatto di come questa SpA (posseduta per intero dal Tesoro) ne curi la gestione.
A piè di lista il Ministero si limita a trasferire i cospicui fondi perché la rete rimanga – in qualche modo- in attività. In qualche modo…..come? Intanto attraverso l’attuazione “manu militari” del dogma cosiddetto della “rete snella”, che in molti casi diventa una rete ferroviaria “anoressica”. Un paio di  esempi: su una linea a doppio binario percorsa da treni di differenti categorie, quindi con differenti velocità commerciali, la eliminazione dalle stazioni dei binari di precedenza obbliga tutti i treni a viaggiare alla velocità del più lento, ovvero a limitare notevolmente la capacità di trasporto della linea stessa; peggio, su una linea a singolo binario la eliminazione dei binari di incrocio porta a limitare di molto le già limitate capacità della linea ed anche la velocità commerciale dei treni, rendendo la tratta sempre meno allettante ai viaggiatori! I vantaggi? Minore manutenzione degli impianti ….. magari associata ad un costante livello di trasferimento di risorse da parte pubblica che si traduce in un extragettito per il gestore. Questi provvedimenti sulla ionica vanno alla grande!
Torniamo a noi. Fino al 2011 questa linea era percorsa da treni IC provenienti da Milano, via ferrovia Adriatica sino a Bari, da qui a Taranto, poi a Metaponto – Sibari – Crotone – Catanzaro Lido fino a Reggio Calabria e viceversa. Non è difficile immaginare che, soprattutto d’estate, siffatti collegamenti, che le istituzioni turistiche delle località costiere integravano con servizi finali su gomma, esercitavano un grande fascino sui viaggiatori ed erano un potenziale volano turistico. La tratta fra Metaponto e Sibari, per poi proseguire in direzione di Cosenza e Paola, è elettrificata; la tratta costiera a sud di Sibari, per Crotone e Catanzaro, fin quasi a Reggio Calabria è ancora a trazione diesel. I treni a lunga percorrenza provenienti dal nord abbandonavano però la trazione elettrica fin da Taranto!                Prof Gabriele Bariletti UTP (Utenti Trasporto Pubblico)