La storia recente degli USA, una storia costellata dai “casus belli”

264

La storia recente degli USA, una storia costellata dai “casus belli”

Partiamo dalla “Operation Northwoods”, piano organizzato dalla CIA, tra gli anni ‘50 e ‘60 per compiere attacchi alle basi e agli alloggi di Alti Militari americani al fine di darne la colpa a Cuba, scatenando così contro l’Isola l’indignazione del popolo statunitense. Ovviamente i “martiri” designati erano tenuti all’oscuro! Lo scopo? Scatenare la guerra contro Fidel prima che si stringesse troppo l’alleanza tra Cuba e l’URSS.

Addirittura il presidente Kennedy venne a conoscenza del piano solo in un secondo tempo e la cosa non fu gradita alla CIA: il suo Vice – Lyndon Johson – invece era informato di tutto, una storia che si ripete questa dei Vice più vicini allo Stato Profondo dei Presidenti direttamente voluti dall’elettorato! Ça va sans dire che il Vice di Kennedy fu nominato presidente nello stesso giorno dell’attentato al presidente il 22.11.1963 in cui Kennedy morì. Quell’attentato aveva un forte legame all’ “Operazione Northwoods”.

Adesso un accenno a Pearl Harbour: la CIA sapeva tutto dell’attacco ma non disse nulla: occorreva che il popolo americano fosse inorridito da un attacco senza dichiarazione di guerra per scagliarsi in armi contro il lontano Sol Levante. I tanti morti che ne sarebbero derivati non rappresentavano un problema per l’imperialismo americano.

Altro caso noto, ma da ricordare significativamente: Il siluramento del Lusitania. Durante la prima guerra mondiale, l’America e il Regno Unito avevano caricato armi sulla nave passeggeri Lusitania, non solo: era stata fatta trapelare la cosa ai comandi tedeschi che attaccarono la nave per il suo carico di armi, non certo per la presenza di passeggeri a bordo.

Continuiamo andando a ritroso nel tempo: la guerra civile americana, è stata una guerra illegale perché il Sud si è separato legalmente e l’attacco a Fort Sumter non giustifica ciò che l’Unione ha fatto a sud, specialmente in Georgia.

Non parliamo dello sterminio dei nativi americani (gli “indiani), un genocidio celebrato dalla epopea western a Hollywood! Motivato dalla volontà di espropriarli delle loro terre ricche di petrolio e non solo.

Torniamo a Johnson. Il casus belli qui è offerto dal Golfo del Tonchino, con la propalazione delle accuse al Vietnam del Nord di avere attaccato la flotta USA con delle torpediniere, per poter contrattaccare la nazione vietnamita e senza dichiarazione di guerra. Tanto per la storia: sulla sola città di Hanoy i B 52 USA in seguito avrebbero scaricato più bombe che sull’intera Germania nella II Guerra Mondiale.

Oggi si ripetono, si fa per dire, i “fasti” del passato. Il flusso migratorio a danno dell’Europa, e soprattutto dell’Italia, è prodotto dagli Stati Uniti, e da alcune eminenze grige che lì vi operano in perfetta concordanza di fase con il Deep State. Penso al palindromico SoRoS. Non basta! Si vuole usare l’esasperazione dei popoli così “parassitati” per sfruttare la esasperata reazione razziale causata dall’immissione di popolazioni non integrabili nel vecchio Continente al fine di riportare qui il movimento nazionalsocialista agli antichi albori.

I modelli americani vengono ripresi anche da altri paesi come la Turchia, Erdogan se ne è servito con il colpo di Stato del 2016 per giustificare l’accentramento di potere con il referendum costituzionale che gli ha permesso di avere il controllo delle istituzioni del paese.

E del reiterarsi di attacchi terroristici in Germania, ne vogliamo parlare? Il terrorista del massacro ai mercatini di Natale aveva lasciato la Germania e i “servizi” teutonici imperterriti continuavano a ripetere che stavano per prenderlo in Germania. Poi abbiamo visto tutti cosa è accaduto l’uomo è stato preso nel nord Italia. Ci sono fondati sospetti che il governo tedesco paghi alcuni islamici per compiere attentati in Germania, allo stesso modo di come faceva la CIA con l’ISIS a Mosul e a Tal Afar e altrove.

A questo punto, che fare? Cercare di aver chiaro il quadro della situazione al fine di tentare di agire d’anticipo: è questione di “intellezione” (Intelligence) per la sopravvivenza.

Gabriele Bariletti