Biogem: appuntamento de Le2Culture al 2018 con il tema Cosmologia di Nicola Prebenna

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Con grande partecipazione di pubblico, con interventi di notevole spessore, con legittima soddisfazione degli organizzatori si è concluso il Meeting Le2Culture. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno dal presidente di Biogem, prof. Ortensio Zecchino, il cibo, si è rivelato azzeccato e intonato alle attese degli studiosi e del pubblico. E’ stato affrontato a 360 gradi, nei cinque giorni in cui si sono avvicendati fior di studiosi che hanno discusso del cibo sia dal punto di vista del sapere tradizionalmente detto scientifico che da quello umanistico-filosofico, nello spirito del convegno che vuole ricordare che la cultura, il sapere sono fatti unitari che non tollerano divisioni artificiose. Al di là degli approfondimenti che hanno caratterizzato i singoli contributi, il cibo è stato affrontato in tutte le sue implicazioni: dalla trattazione dei microbioti alla nutraceutica, dalla genetica del gusto alla contraffazione, dai disturbi dell’alimentazione al cibo nella letteratura europea, dalla convivialità alla discussione a più voci del tema scottante e attualissimo della fame nel mondo. Di particolare richiamo l’intervento del premio Nobel per la chimica 2002 Kurt Wüthrich che ha tracciato il percorso che lo ha portato a realizzare il contributo per lo sviluppo della spettroscopia tramite risonanza magnetica nucleare per lo studio di macromolecole tridimensionali di interesse biologico in soluzione, che gli valse il riconoscimento del Nobel. Momento significativo del suo intervento la sottolineatura che il risultato della sua ricerca fu possibile grazie al contributo di tanti scienziati, a partire da Einstein: i progressi nella ricerca scientifica non sono mai frutto del singolo scienziato ma della comunità scientifica che, passo dopo passo, costruisce il patrimonio a cui poi si aggiunge anche l’apporto personale. E questo concetto è stato fatto proprio e condiviso da tutti coloro che si sono avvicendati nella trattazione del tema specifico: questo richiede un approccio complessivo e multidisciplinare, nell’ottica propria del meeting che vuole coniugare contributi della sfera più squisitamente scientifica e altri che afferiscono al complesso e variegato universo delle discipline storico-umanistiche. Nella serata conclusiva, oltre agli interventi programmati, il presidente Zecchino ha chiuso i lavori, ricordando e ringraziando, per il contributo e la collaborazione fornita per tutta la durata del meeting, tutto il personale di Biogem, tutti i relatori, il musicologo e uomo di cultura a tutto tondo Paolo Isotta che ha vivacizzato gli incontri con la sua straordinaria capacità di coniugare musica e cultura senza distinzioni di sorta. La serata conclusiva ha visto anche la consegna del Premio Letterario “Maria Antonia Gervasio” per la migliore opera di divulgazione scientifica edita nel 2016/17. Il premio è stato assegnato al prof. Antonio Ereditato, direttore del Laboratorio di fisica di Berna, autore del libro Le particelle elementari. L’autore, già noto per la vivacità e competenza con cui in diverse edizioni del meeting ha illustrato l’universo e lo straordinario mondo dell’infinitamente piccolo delle particelle, ha sicuramente trattato la materia in maniera brillante, favorendo una ragionevole comprensione di questioni complesse anche da chi non è scienziato. Sono poi stati anche premiati due giornalisti, per le sezioni introdotte quest’anno, sempre nel quadro del premio “Maria Antonia Gervasio”, Vito Tartamella, della redazione di Focus per il miglior servizio sul tema “Cibo, alimentazione e futuro” e la giornalista Roberta Sias, per il migliore servizio sui temi di ricerca scientifica riservato a giornalisti under 30. Infine, il concerto Sentimental Mood del Toscanini Ensamble, ha chiuso il meeting. L’appuntamento è all’anno prossimo sul tema, annunciato dal presidente Zecchino, della Cosmologia.