Premio Prata, undicesima edizione nel segno della legalità
Prata P.U. (Av) – De Iesu e Cantelmo: “Le istituzioni non vanno lasciate sole”
Prata P.U.- Archiviata, con uno straordinario successo, l’undicesima edizione del Premio Prata, la kermesse di fine estate che si svolge all’interno dell’arcibasilica paleocristiana dell’Annunziata, un gioiello storico e architettonico di inestimabile valore.
Quest’anno la kermesse è stata dedicata alla legalità ed è stata aperta da un suggestivo quanto emozionante recital musicale dell’artista Paolo De Vito, ‘Quanti passi…’, accompagnato dai maestri Giuseppe Musto, Gianluca Marino e Salvatore Santaniello. Ospite d’onore l’attore Sebastiano Somma che ha interpretato magistralmente ‘La livella’ di Totò.
A condurre la serata, insieme alla presidente del Premio Antonietta Gnerre, i giornalisti de Il Mattino Barbara Ciarcia e Nello Fontanella. Molto gradita la partecipazione del nuovo prefetto di Avellino, Maria Tirone, accolta dai saluti del sindaco di Prata, Bruno Petruzziello. Tra i premiati di punta il capo della Procura della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo, il questore di Napoli, Antonio De Iesu, don Maurizio Patriciello (assente per motivi familiari e il premio è stato ritirato da don Vittorio Ferrara), il presidente nazionale Fibes Peppino Colarusso, il presidente dell’Odg della Campania Ottavio Lucarelli, il vice caporedattore di Studio Aperto Fabrizio Filippone. Accorato l’appello del questore De Iesu e del procuratore Cantelmo che hanno esortato alla collaborazione con le forze dell’ordine e al rispetto delle istituzioni.
“Da soli non possiamo nulla- ha asserito il questore Antonio De Iesu, sbirro fino al midollo e irpino verace-. E’ fondamentale per il nostro operato la collaborazione della gente. Il silenzio degli onesti fa paura”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è posizionato l’intervento di Rosario Cantelmo, da sempre magistrato in prima linea nella lotta alla camorra e al malaffare diffuso. In Irpinia sta conducendo una battaglia per rendere giustizia agli ex operai dell’Isochimica di Borgo Ferrovia, vittime loro malgrado, di un’altra forma inquietante di malaffare, quello ai danni dell’ambiente e della salute pubblica. “Non lasciate mai sole le istituzioni- tuona Cantelmo-. L’omertà è collusione col sistema criminale”.
Tra i premiati per la sezione cultura, cinema, poesia e letteratura il regista irpino Modestino Di Nenna, la blogger e giornalista Marika Borrelli, lo scrittore Aurelio Picca, i poeti Vincenzo Mascolo, Massimo Morasso e Andrea Cati.
Ambasciatore della valle del Sabato è il geriatra Andrea Fabbo, professionista di chiara e indiscussa fama impegnato nella cura dell’Alzheimer e pratese doc trapiantato al Nord.
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