IL MERITO VA ILLUSTRATO! Di Nicola Prebenna

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Sempre più frequentemente le discussioni tra studiosi, specialisti, gente comune vertono su un tema di cocente attualità: la meritocrazia. Il fatto che se ne parli spesso è il segno che l’evidenza propone fatti, situazioni che ne sono spesso la negazione o, nella migliore delle ipotesi, un significativo ridimensionamento. L’animo si rasserena quando osserviamo e veniamo a conoscenza che delle eccellenze professionali della nostra realtà vengono riconosciute e valorizzate in contesti di ampio respiro. E’ il caso del giovane e valente musicologo Domenico Prebenna, che il giorno 21 p.v., parteciperà come relatore al Convegno Nazionale della Società Italiana di Musicologia a Lucca. Il giovane Domenico Prebenna, maestro in clavicembalo e tastiere storiche, diplomatosi al Conservatorio “Cimarosa” di Avellino, dove ha conseguito anche la
Laurea di II livello in Discipline storiche, critiche e analitiche della musica, voto finale 110/110 con lode e dignità di stampa, ha già avuto modo di esibirsi e di essere apprezzato, tra l’altro, nel quadro delle serate musicali promosse da ClassicAriano, rassegna di musica classica, che è impegnata nel promuovere le eccellenze nel campo musicale che evolvono e crescono anche nella realtà cittadina, oltre che provinciale e nazionale. La relazione che il musicologo Prebenna terrà a Lucca, dal titolo L’Annibale in Capua di Pietro Andrea Ziani: prolegomeni per l’edizione critica, si segnala perché è la  prima volta che viene approntata l’edizione critica di questo melodramma, rappresentato per la prima volta a Venezia nel 1661, e rimasto per molto tempo dimenticato nelle biblioteche di mezza Europa. Il merito di Prebenna consiste nell’avere dato corso alla sua “folle” intuizione di andare alla ricerca di partiture e libretti sparsi in diverse biblioteche, e di essere riuscito nell’intento di acquisizione di prezioso materiale per procedere con l’edizione critica dell’opera di Pietro Andrea Ziani. Tra le biblioteche visitate, quella Apostolica Vaticana, quella statale di Ansbach in Germania, che hanno permesso al nostro musicologo di portare a termine la sua ricerca. Dall’abstract della relazione riportiamo quanto segue: “ … ho cercato di proporre una partitura moderna curata anche dal punto di vista grafico con l’obiettivo di poter rispondere, in futuro, anche alle esigenze dell’esecutore professionista e dello studente, oltre che a quelle del lettore e del dilettante. I dati emersi dalla collazione dei vari esemplari di libretti e partiture, e la loro organizzazione sistematica, hanno permesso la costruzione di uno stemma, lavoro sempre molto insidioso che ha, però, restituito un quadro più chiaro per ciò che concerne la fortuna e l’evoluzione di quest’opera ingiustamente finita nel dimenticatoio, la cui eco (dalla prima rappresentazione a Venezia nel 1661 sino a quella di Lucca del 1675) fu inversamente proporzionale alla sua gestazione (Ziani dichiara in più di un’occasione di aver scritto l’opera in cinque giorni).”. Oltre ad augurare al giovane e valente musicologo di continuare a dedicarsi alla ricerca con quella grinta e curiosità che hanno accompagnato la sua formazione, esprimiamo l’auspicio che sempre più puntuale e attenta si manifesti la considerazione e la promozione del merito, indipendentemente dal settore in cui esso si esprima.