Silvio Elia Ferrara:” L’Avellino avrebbe il potenziale per stare dietro le prime della classe, Novellino non sta sbagliando, Bidaoui va gestito sul piano fisico, non regge i 90 minuti”

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L’Avellino non vince da tempo, la classifica si fa preoccupante. Di più, poche le occasioni che la squadra crea, qualche giocatore fortemente appannato. Chiediamo il parere al giornalista Silvio Elia Ferrara sulle difficoltà della squadra, sulla capacità di Novellino di gestire il momento difficile.

Quale le ragioni delle difficoltà dei lupi in questo periodo?

“Sono diverse le ragioni della crisi: atletica la squadra ha speso molto all’inizio della stagione, tattica, per il gioco di Novellino, sarebbe stato importante un metronomo a centrocampo più veloce di Moretti per dare ordine e geometria e poi le voci sul futuro societario stanno determinando questo momento di difficoltà”.

Per l’organico di cui è composta quali potrebbero essere gli obiettivi?

“La squadra avrebbe il potenziale per stare dietro le prime della classe (Bari, Parma, Palermo, Cittadella hanno qualcosa in più) ma deve stare al massimo della condizione atletica, non c’è un centrocampista che faccia correre la palla, devono correre gli uomini. C’è bisogno di più serenità, più tranquillità, la contestazione latente contro l’allenatore lo innervosisce, i calciatori hanno paura di sbagliare, sentono il peso delle responsabilità delle giocate, per stare nelle prime otto c’è bisogno che tutti si remi nella stessa parte, rasserenando il clima”.

Il tecnico tatticamente sta sbagliando le scelte?

“Novellino non sta sbagliando, ieri ha fatto bene Molina accentrato, una sorta di mezzala in campo dove può essere importante, le sta provando tutte per trovare la formazione migliore, doveva, forse, arrivarci prima. Ha fatto ruotare tutti prima di accantonare atleti come Moretti e Paghera. Oltre ad Ardemagni che ha giocato con maggior frequenza, ha dato spazio ad Asencio che è giovane ed ha bisogno di maturare esperienza in più. Poi l’infortunio di Morosini ha privato la squadra dell’atleta capace del tocco di classe, dell’ultimo passaggio, di quegli inserimenti da dietro utili nelle partite interne quando le squadre si chiudano. Le scelte, alla fine, sono obbligate con la rosa che  ha  a disposizione”.

Bidaoui può fare la differenza?

“Bidaoui va gestito sul piano fisico, non regge i 90 minuti, ha chiesto il cambio ad inizio ripresa, per le sue accellerazioni spreca tanto; o lo mette subito e poi lo sostituisce o lo mette nella ripresa e, forse è meglio, quando gli avversari sono stanchi. Non riesce a essere determinante per tutta la partita”.

Sul mercato la società deve operare?

“Mi concentrerei sul centrocampo, lì è carente, sull’attacco le alternative ci sono, la difesa è completa”

Novellino rischia l’esonero?

“Oggi sarebbe sbagliato sostituirlo, in corsa d’opera con la sua esperienza di lungo corso può fare bene, ha le spalle forti capaci di proteggerlo dalle pressioni esterne, sarebbe sbagliatissimo privarsene, piuttosto bisogna insistere su di lui, la società deve fare quadrato e proteggerlo”.