Angelo Barrasso: “Guardiamo al futuro in maniera positiva: il settore è in crescita e c’è tanta attenzione per la produzione irpina”

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Anche quest’anno, la Camera di Commercio di Avellino, ha messo a disposizione dei produttori irpini presenti al Vinitaly, che si è tenuto a Verona  da domenica 15 fino a mercoledì 18 aprile, uno spazio operativo di 2.000 mq complessivi che comprendeva anche un’area per incontri di 160 mq. Sono state 92 le singole cantine, per uno dei territori enologicamente più vocati al mondo. Un distretto produttivo sempre più in crescita, in termini quantitativi e qualitativi, un territorio che conta oltre sei mila ettari coltivati a vite, che consentono una produzione di estrema qualità pari a circa 7 milioni di litri ossia quasi 10 milioni di bottiglie di vini irpini.

Abbiamo rivolto alcune domande ad Angelo Barrasso, enologo presso l’azienda agricola di famiglia “Luciano Barrasso” con sede a  Taurasi, sull’andamento della manifestazione di quest’anno. Molto favorevoli sono stati i giudizi espressi dagli operatori sul Taurasi docg 2009 e sul Fiano di Avellino docg “Ida” 2017 prodotti in cantina.

Che edizione è stata questa del Vinitaly?

“Per noi questa è stata la terza partecipazione, e, come per gli anni scorsi, ha rappresentato un momento importante per la nostra azienda. Partecipare al Vinitaly, infatti, significa avere l’opportunità di far conoscere ad un vasto pubblico i nostri prodotti, ma anche presentare il nostro territorio, le sue ricchezze e le sue bellezze. Non a caso le degustazioni pubbliche, quelle, per intenderci, che si sono svolte nella cosiddetta “Piazza Irpinia”, sono state accompagnate da prodotti tipici della nostra provincia”.

Rispetto allo scorso anno nello splendido stand riservato all’Irpinia c’è stata più o meno attenzione per i nostri vini?

“L’Irpinia è sempre molto attenzionata dagli operatori del settore enoico. Non a caso la nostra provincia esprime tre delle quattro Docg campane. Per cui chi viene a trovarci, bene o male, sa già cosa si troverà di fronte. Irpinia, infatti, è sinonimo di produzioni di qualità. Quest’anno, poi, abbiamo riscontrato anche tanta curiosità da parte dei consumatori finali: in tanti ci hanno chiesto di poter assaggiare i nostri vini, di cui avevano sentito parlare o avevano letto. La reazione é stata entusiastica. Questo non può che farci piacere e sono convinto che faccia bene all’intera provincia di Avellino. Basti pensare che molti visitatori ci hanno detto di voler venire a visitare le nostre zone”.

Avete avuto l’opportunità di contattare tanti nuovi potenziali clienti? Siete soddisfatti?

“Vinitaly è, innanzitutto un momento di incontri. Buyer, enotecari, ristoratori, sommelier, stampa specializzata per quattro giorni si ritrovano tutti a Verona. Si incontrano tante persone, ci si confronta, si ascoltano opinioni, suggerimenti, consigli, anche critiche, che a volte sono utili per migliorare alcuni aspetti. E poi, ovviamente, ci sono i nuovi contatti che andranno consolidati e confermati nelle settimane successive all’evento. Per questo, oggi, fare un vero e proprio bilancio della manifestazione è prematuro. Saranno solo le prossime settimane a dirci come è andata davvero”.

Al ritorno a casa, riprenderete il lavoro con più ottimismo o con qualche riserva in più?

“Guardiamo al futuro in maniera positiva: il settore è in crescita e c’è tanta attenzione per la produzione irpina. Tra l’altro anche i clienti finali si avvicinano al mondo del vino con sempre maggiore consapevolezza, e cercano, per questo, soprattutto prodotti di qualità, come quelli della nostra terra. Ma, se i produttori locali fanno la loro parte, altrettanto devono fare anche le istituzioni: bisogna investire nei sistemi di collegamento, nella mobilità. Per un visitatore senza auto é ancora complicato poter venire a visitare le tante cantine presenti sul territorio. Per non parlare della ricettività. Insomma, intorno al prodotto vino è necessario creare un sistema più ampio. Unendo tutte le forze si potrà assicurare uno sviluppo importante per la provincia di Avellino”.