Greci (AV) – Amministrative 2018: “UN CAFFÈ CON” Carmelo CICCHELLA

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Greci – Una donna non sempre si capisce dallo sguardo ma si intuisce qualcosa di lei dal caffè della mattina: se lo beve o no, ristretto o lungo, corretto o decaffeinato. La mia intervista di oggi, non è ad una donna, ma ad un uomo che subito svela che il primo caffè lo prende alla macchinetta dell’ufficio. E’ chiaro che siamo davanti a una persona che è un tutt’uno col suo lavoro. Infatti Carmelo CICCHELLA , 35 anni, fidanzato, ma con una vita dedicata al lavoro. Alla mia domanda: Ha una vita privata? Risponde: «A volte ci provo».

Solare dinamico e sportivo, lasciò la sua terra natale per Udine a soli 17 anni spinto dalla necessità di proseguire la carriera militare. Lì ha studiato all’Istitito Tecnico Commerciale Veritiano.  Poi?
Poi vari passaggi in ambito militari e Master nella Pubblica Amministrazione.
Determinato, insomma.
 Qualcuno dice di sì.
È stato facile farsi accettare all’età di 17 anni?
 Nessuna difficoltà
È soddisfatto dei suoi colleghi?
 Certo.
Aveva sin dall’inizio previsto questa carriera?
 Assolutamente si, nel 1998 avevo partecipato a tre diversi concorsi: uno all’ Aeronautica, gli altri alla Marina e nei Paracadutisti. Indovinate quale ho vinto?
Quindi è partito dalla gavetta?
 Eh sì. primo luglio del 1999. Conservo ancora la mia prima uniforme.
Ah, ecco perché i suoi concittadini almeno da quello che leggiamo sul suo profilo la sentono come uno di loro.
 Credo di sì, penso di non aver vissuto mai alcuna discriminazione sia per la qualità umana dei miei amici e sia perché siamo cresciuti insieme.
Però non le bastava e si è rimesso a studiare.
 Sì, ho vinto il concorso nell’Arma nel 2002 e Poi nel 2003 sono stato destinato a Cagliari, Nuoro e Mamoiada.
Lei ha un osservatorio eccezionale ma soprattutto è ormai risaputo che proprio in quell’ isola ha contrastato forti fenomeni di criminalità rischiando e finendo sotto processo perché forse scomodo a qualcuno. Ovviamente per poi essere assolto con le formule più ampie e tante scuse. A chi ha dato fastidio? Erano così cattivi?
Ma non lo so, non lo so se erano cattivi, però ho visto i loro occhi erano più occhi di vigliaccherie, la vera cattiveria la vede la vittima, quando arrivo io vedo la paura della gente oppressa, dei deboli che ci chiedono aiuto e li diventi una sola cosa con loro, ti batti per loro e vivi come se ogni ingiustizia viene fatta a te. Questo vedevo e questo vedo ancora.
I Sardi come sono?
Brava gente, persone che porto nel cuore.
Quali sono le emergenze che spesso le chiedono oggi?
Mi capita di avere a che fare soprattutto con tante persone che spesso mi manifestano il disagio della mancanza di un lavoro che consenta loro di avere condizioni di vita accettabili. Situazioni che spesso si legano con la mancanza di un’abitazione e di vita dignitosa.
Ma questa lotta, la sua lotta soprattutto, questa lotta silenziosa che conduce da anni per il recupero della libertà ed il rispetto delle regole, crede che possa godere di spiragli e potrà avere finalmente dire ho raggiunto l’obbiettivo? O lei è consapevole che a volte è costretto a fare un passo indietro o a fermarsi a fare troppe soste ed allontanare l’obbiettivo perché considerato scomodo?
Premetto che ci sono tanti livelli di lotta, uno è su gli obbiettivi delle battaglie, a volte si vince, a volte si perde a volte ci sentiamo più lontano dalla vittoria, sentiamo di avere perso e a volte vinciamo. Ma quello che è importante è quello che noi faremo con le persone che credono nella giustizia e di chi li amministrerà offrendo loro dignità ed ascolto. Questa è la vera lotta di oggi’, servire il popolo. Il resto è solo ambizione che non rientra nel nostro sogno.
Lei sarà candidato alle prossime elezioni comunali e da un sondaggio viene visto come un diverso, che potrebbe realmente fare tanto per la comunità di Greci soprattutto per la sua straordinaria caratteristica di aiutare i deboli. Qual’ è il suo primo obiettivo talora venga eletto?
La riorganizzazione della Casa Municipale, la casa del popolo, renderlo moderno sulla base delle competenze in campo di ascolto della gente, della tutela ambientale, sorveglianza edilizia, sicurezza al codice della strada, stare sulla strada e ridurre la complessità del sistema per renderlo attuale alle normative e alle esigenze del cittadino.
Unici obiettivi?
No, un altro è garantire il benessere degli operatori.
 
Che percezione ha di ciò che pensano i Grecesi di Lei?
Beh a brevissimo lo sapremo direttamente da loro.
Quante volte al giorno squilla il suo telefono?
 Più di cento. Squilla perché hanno occupato un appartamento comunale, perché c’è da installare la segnaletica stradale, perché ci sono ambulanti abusivi, perché c’è sempre qualcuno in difficoltà che chiede aiuto.
Il tempo per sé stesso.
Poco. Ma mi sono imposto di andare in bici due volte alla settimana dopo il lavoro.
Il libro sul comodino?
Ecco, il tempo per un libro ce l’ho sempre. L’ultimo è “Avere fiducia” di Michela Marzano.
A chi lo offre un caffè?
Alla gente umile.

Loredana Cornacchia Tanga