Scacchi, una passione per la vita

1226

Scacchi, una passione per la vita

Ben lungi dal vedere realizzata una più vasta ed auspicabile diffusione, il gioco degli scacchi sta comunque vivendo un momento di inatteso, forse insperato fulgore nella nostra provincia.

Ne è chiara testimonianza, in primis, il brillante risultato agonistico conseguito dalla squadra del circolo di Avellino, che ha confermato la serie A caparbiamente conquistata lo scorso anno. I ragazzi del Presidente Pasquale Colucci, capitanati dal veterano Nino Grasso, con il prezioso contributo del talento di Fausto Franciosi e della tenacia dei fratelli Antonio ed Alessio Vena, hanno saputo tenere testa a compagini sulla carta superiori, ottenendo un più che lusinghiero terzo posto nel girone campano-pugliese. Un’affermazione che probabilmente avrebbe meritato ben altra eco.
 Ma se il presente degli scacchi irpino è luminoso come non mai, il futuro sembrerebbe addirittura abbagliante, ove si pensi al numero sempre crescente di giovani e giovanissimi che si avvicinano al nobil giuoco, grazie all’instancabile e meritorio contributo del maestro Pasquale De Guglielmo. Basta recarsi il sabato pomeriggio presso la sede del circolo di Avellino, nei locali della Misericordia, per imbattersi in una moltitudine di ragazzini che si sfidano in acerrime, ma cavalleresche battaglie sulla scacchiera. Non da meno è l’entusiasmo e la partecipazione, soprattutto giovanile, che stanno vivendo gli altri due circoli della provincia, quelli di Montella e Lioni, vividamente attivi anche nell’organizzazione di tornei: mi limito a citare per tutti il prestigioso torneo internazionale città di Lioni, giunto alla seconda edizione, in programma durante l’ultimo fine settimana di agosto.
Il gioco dei re e re dei giochi, antico e ben riuscito chiasmo usato per definire gli scacchi, non è meramente logica, come un’analisi superficiale suggerirebbe; è anche memoria, concentrazione, tenacia, combattività, sempre nel rispetto delle regole e dell’avversario. In una parola è passione: qualità che giustifica il tempo speso a spingere pezzi di legno su sessantaquattro caselle, almeno nella misura in cui arricchisce la vita.
Umberto Di Gisi