Esce di scena un protagonista della vita politica e culturale di Ariano e Provincia di Nicola Prebenna

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La notizia ha sorpreso un poco tutti: Gaetano, Nino per molti, è passato a miglior vita. Con lui se ne va un pezzo della storia recente di Ariano e della provincia di Avellino; in particolare del PCI di tempo addietro, poi in genere della sinistra arianese e avellinese, del panorama culturale del nostro tempo. Significativo il ruolo svolto sul Tricolle nei decenni addietro quale rappresentante autorevole del partito, il PCI, rivestendo per più consiliature il ruolo di consigliere comunale, e quello svolto come segretario della federazione irpina. Per Nino l’impegno politico è stato suggellato di successi ed amarezze, che si sono intrecciati con vicende personali di particolare gravità. Momento di particolare sofferenza la scelta del figlio Juri di adesione al Partito Socialista, nel quale si era conquistato stima e considerazione, e dove stava per aprirsi un futuro di sicuro successo, se non fosse intervenuta la prematura e tragica fine della sua vita e dell’avventura politica che stava percorrendo a gonfie vele. Con il passare degli anni, pur non venendo mai meno l’impegno civile, si faceva sempre più pressante e cogente l’attività culturale. La città di Ariano gli deve riconoscenza e gratitudine per avere ripercorso e scritta la storia della città: il pregio e la novità dell’impegno di Nino sono consistiti nella ripresa di una tradizione che, dopo l’opera monumentale di Tommaso Vitale, fatta eccezione di contributi tutto sommati modesti, era languente e priva di studi impegnativi. I volumi che formano la storia della città di Ariano costituiscono una buona premessa per accostarsi alla storia patria, prima di affondare la curiosità in studi più specialistici. Di lui occorre ricordare, tra le altre opere, un dizionario del dialetto arianese, la pubblicazione di racconti ispirati alla vita paesana Addore d’antico, la pubblicazione di articoli del figlio Juri, Scritti corsari, riprendendo un’espressione cara a Pier Paolo Pasolini; senza trascurare il fatto che la rivista Nuovo Meridionalisno lo ha avuto tra i suoi creatori e redattori di punta. Non è questo il momento di indugiare sul suo impegno ancora vivo e costante. Fino a non molto tempo fa, le sue note o pillole sulla storia di Ariano su Facebook erano molto seguite e apprezzate. Poi è intervenuto, per cause di forza maggiore, il silenzio. Grazie, Nino, per quello che hai fatto. Che il Signore ti accolga tra gli eletti e che la tua passione e amore per la città e per la cultura siano un esempio a cui ispirarci. Sentite condoglianze alla famiglia. Caro Nino, vale!