Lioni-Grottaminarda, i sindacati scrivono al Prefetto di Avellino per convocare un tavolo istituzionale

737
Grottaminarda – “Confusione e Incertezza”. Queste sono le conseguenze, per i sindacati di categoria, che hanno portato a non rinnovare l’incarico alla struttura commissariale della strada dei due mari. L
a Lioni-Contursi – Grottaminarda, infatti, preoccupa sempre di più. Fermo il cantiere da più di un mese. Le imprese fanno le valigie e tornano a casa perché “se non arrivano i soldi-hanno detto quelle consorziate con Infrasud-siamo costretti a licenziare gli operai e a non poterne assumere altri”
. E, in una lettera inviata al Prefetto di Avellino, Maria Tirone, e sottoscritta da Cgil, Cisl, Uil, sostengono che non confermare la fiducia all’ingegnere D’Ambrosio è stata, in pratica, una scelta dannosa.
“Le imprese sono sul lastrico – scrivono i sindacati al Prefetto – cantieri fermi, aziende bloccate, lavoratori allo sbando per un’opera che non si sa quando riprenderà”.
È necessario, per Cgil, Cisl e Uil, “aprire un tavolo istituzionale e coinvolgere Prefettura, Regione e Ministero dello Sviluppo Economico”. Il tutto in tempi rapidi perché la Lioni-Grottaminarda, “i cui lavori sono al 50 per cento del totale”, deve essere completata. Un importo complessivo di lavori per circa 430 milioni, più o meno 200 lavoratori, i consorzi Infr. Av e Infrasud, che si sono divisi i due lotti(siamo al secondo, ndr.).”Un vero e proprio collasso che rischia di generare forti proteste in valle Ufita”.
I sindacati hanno inoltre chiesto”di coinvolgere la direzione dei lavori nella persona dell’ingegnere Giancarlo D’Agostino ed attivare una sospensione dei lavori per mancanza del committente, perché potrebbe dare la possibilità di aprire una cassa integrazione in modo da evitare i licenziamenti”.

Giancarlo Vitale