Lioni-Grottaminarda – “Non ci resta che usare lo strumento, l’unico, a nostra disposizione. Lo sciopero”

1148

Grottaminarda – La strada dei due mari, che collega il Tirreno e l’Adriatico, è incompiuta. Nonostante i lavori siano, per la maggior parte, a buon punto. E la contraddizione è proprio questa. Allora c’è qualcosa che, davvero, non va. Le foto che pubblichiamo parlano chiaro. E, come si dice, valgono più di tanti articoli di giornale. La Lioni Contursi Grottaminarda che fine farà? Ma quale è il futuro del nostro territorio? “Non ci resta che usare lo strumento, l’unico, a nostra disposizione. Lo sciopero. – dice Giovanni Lo Russo, della Edili Cisl”. Domani mattina si incontrerà con i corrispettivi di Cgil e Uil per il caso Novolegno, un altro problema, ma anche per parlare della questione Lioni-Grottaminarda.”Allo studio ci sarà una nuova manifestazione, ancora nella cittadina ufitana.Le istituzioni locali, i sindaci, sono con noi. Ma anche gli altri,ai quali allargheremo quanto più possibile”. I sindacati si consulteranno con i lavoratori del cantiere, che in totale ne impiega quasi duecento, e che non percepiscono stipendi, con i fornitori.”Queste foto fanno capire-dice il sindacalista degli edili della Cisl-come il cantiere stia andando alla deriva”. I lavori della strada dei due mari sono quasi completati. A buon punto, insomma. E una decisione sulla nuova struttura commissariale ancora non si prende. A gran voce, sindaci, Confindustria, sindacati, hanno chiesto la proroga del commissario ad acta Filippo D’Ambrosio. Ma dal Governo, dai suoi rappresentanti, non giungono risposte. Almeno per il momento. Giancarlo Vitale