Rino Scioscia pubblica il libro di poesie: “I rintocchi del cuore”

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Rino Scioscia pubblica il suo libro di poesie: “I rintocchi del cuore”.

Sono state scritte in oltre 40 anni, dagli inizi anni ’70. Tanti sono i sentimenti che emergono nelle liriche: l’amore viscerale per Altavilla Irpina, il paese che lo ha visto nascere; la nostalgia dei luoghi e degli amici dell’adolescenza; il ricordo profondo dell’attesa, delle speranze e dei sogni giovanili; la vita adulta e le emozioni per la nascita dei tre figli; l’affetto e la gratitudine per i suoi genitori, con il ricordo dei loro sacrifici e delle loro sofferenze e poi c’è l’amore nelle sue variegate dimensioni e situazioni; lo sgomento per il terremoto; la sofferenza per la malattia di un parente; il dolore per la morte di un amico caro, o per la triste fine di una ragazza suicida, oppure ancora per la brutale violenza subita da una giovane donna; ma si può trovare anche la gioia per il ritorno del sole e della primavera; e c’è anche spazio per la speranza e la curiosa attesa del domani.

La pubblicazione solo dopo aver superato una certa ritrosia, il pudore di tirare fuori le proprie emozioni, quelle scritte su pezzi di carta ma tenute dentro un cassetto. Adesso,  quel cassetto lo ha aperto,  vinto ritrosie intime e caratteriali.

La copertina è bianca e il carattere del titolo è verde, richiamano i colori del suo cuore, quelli della sua grande passione: l’Avellino calcio, a cui è dedicata una poesia “Anime biancoverdi”. Vuole esprimere il furore di un popolo, quello irpino,  “la fierezza di undici maglie che si bagnano con il sudore della nostra fierezza”, chiude il conponimento, riferendosi ai calciatori, “sono biancoverdi come i battiti dei nostri che nessun avversario potrà mai sormontare”

Il libro ha il patrocinio del Comune di Altavilla Irpina, le prime poesie  riguardano l’amore per il suo paese , la fase della gioventù prima che si trasferissi ad Avellino, quando la vita in paese era genuina, “ruspante”, con meno traffico, caos, con il tempo scandito molto più lentamente. La copertina riporta il campanile con l’orologio del paese, come era subito dopo il terremoto, oggi è completamente rifatto. Sarà presentato ad aprile al “Palazzo Comitale” dove Scioscia frequentò i primi anni di scuola,  alla presenza di tutti gli alunni  delle scuole di ogni ordine di grado e una rappresentanza di ognuna delle tre compagnie teatrali del paese. Infatti, alcune poesie saranno declamate.