Roma- Il MEDA chiede alle Istituzioni risposte definite sulla nuova tecnologia 5G

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La nuova rete 5G, la più potente, ormai alle porte, velocizzerebbe molti processi, soprattutto perfezionando la connessione tra i vari apparecchi tuttora esistenti. Ma quali rischi per la salute? Il MEDA se lo chiede. Il M.E.D.A (Movimento Europeo dei Diversamente Abili) vuole dalle istituzioni risposte sicure: “quali rischi comporta il 5G per la salute” il Movimento Europeo dei Diversamente Abili, ritiene opportuno che non ci sono le opportune garanzie per i rischi provocati dalla tecnologia 5G, che si sta sperimentando senza le dovute precauzioni che un governo attento alla salute e all’ambiente dovrebbe avere. Noi come M.E.D.A. pretendiamo che le Istituzioni intervengano bloccando questa tecnologia se non si ha certezza del pericolo per la popolazione. Il 5G è una tecnologia che impatterà nel mondo intero e riguarderà miliardi di persone. La propagazione dapprima solo con antenne irradianti, passerà nel prossimo futuro anche sul Sat, quindi saremo bombardati da onde elettromagnetiche provenienti dallo spazio a cui nessuno potrà sottrarsi. Come M.E.D.A. ci impegneremo a convincere le Istituzioni e il Governo che bisogna reperire risorse per finanziare istituti come il Ramazzini di Bologna guidato dalla dott.ssa Fiorella Belpoggi, per proseguire le ricerche sugli effetti del 5G sulla salute dei cittadini. Fino ad ora la dott.ssa Fiorella Belpoggi non è stata dotata di quei finanziamenti necessari per la ricerca, forse vogliono impedire che si faccia? Noi come Movimento che ha per mission la tutela dei disabili siamo estremamente preoccupati che questa tecnologia possa impattare in modo violento sulle persone meno fortunate ma anche se quelle cosiddette “SANE”. Con il 5G nessuno può saperlo se non si parte immediatamente con una ricerca scientifica, che valuti i danni che può provocare sul corpo umano e animale. La sperimentazione è necessaria prima che vengano accesi i trasmettitori. Apprendiamo di strane dermatiti che hanno colpito in città europee individui costretti al bombardamento da onde millimetriche. Onde di cui non si sa nulla, operano su frequenza bassissime, quelle che disturbano il mondo animale, ma quali prove abbiamo per poter affermare che non intaccano anche il DNA nell’uomo? Questo si può sapere solo con esperimenti scientifici di laboratorio. Se non si interviene presto saremo irradiati dal segnale di 20.000 wi-sat dal cielo a cui nessuno potrà sfuggire, ogni wi-sat illuminerà totalmente spicchi della Terra fino a coprirla totalmente. Ci stiamo dirigendo verso una futura civiltà “umanoide” un pericoloso ibrido che soppianterà l’uomo nelle fabbriche sempre e solo per il profitto. Nell’Istituto Ramazzini di Bologna gli studi dimostrano che nei topi da laboratorio soprattutto maschi, c’è più facilità nello sviluppo del Cancro. Lo stesso è accaduto in centri di ricerca americani, e i test sono stati fatti sulle tecnologie precedenti, ma nulla sappiamo sul G5 visto che le ricerche non vengono finanziate. Il 5G esporrà alle onde elettromagnetiche 7 miliardi di persone. E’ ovvio che il progresso non può fermarsi, ma dobbiamo sapere quanto ci costerà in termini di rischi per salute e costi sanitari questo progresso per l’Umanità. Non possiamo accettare che ci venga imposta una tecnologia al buio dalle compagnie telefoniche che dobbiamo accettare senza le dovute ricerche sui danni che può provocare sulla salute. Il M.E.D.A. è disponibile ad ascoltare qualsiasi proposta e si farà portavoce delle vostre istanze.