Melito (AV) – Il fiume Ufita chiede aiuto

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Melito (AV) – Quella parte in cui il fiume Ufita scorre, lentamente e senza ormai il colore dell’acqua, ritorna a far parlare di sé. Da giù si vede Melito, il paese vecchio, sempre affascinante con i suoi ruderi. Ed il suo imponente Castello. Ma il fiume, incurante di tanta bellezza, è ancora meta di sversamenti illeciti. Adesso l’Ufita è diventato una schiuma bianca che sgorga sulle sponde. E, per questo, le compagnie dei Carabinieri di Tutela Ambientale, di Ariano e Mirabella Eclano, sono da giorni a sorvegliare e capire, sopratutto, da cosa possa provenire quella schiuma bianca. Che è la ragione della morte delle trote, ammesso che ancora c’è ne siano, che fino a poco tempo popolavano il fiume. Potrebbe essere uno sversamenti di sostanze illecite da parte di camion che arrivano di notte oppure qualche opificio a monte del delta del fiume. Nel fiume Ufita, ancora prima, si svolgevano gare di pesca, anche a livello di competizione regionale. E che qualcosa non andasse se ne accorsero, qualche anno fa, l’associazione dei pescatori di Grottaminarda. Proprio prima di una gara. La sera prima, infatti, fecero un sopralluogo e trovarono tutti i pesci morti. Altre volte si sono autotassati per poter fare altre gare e ripopolare il fiume. Ma, comunque, sarebbe ora che le istituzioni facessero qualcosa per salvare il fiume Ufita. E l’ambiente della valle. Giancarlo Vitale