Ariano Irpino (AV) – Maraia (M5S): “Lavoriamo uniti per il Tribunale di Ariano”

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Riceviamo e pubblichiamo

Dopo l’ottimo risultato dell’arrivo di due nuovi giudici di pace ad Ariano, continua l’impegno del Movimento 5 Stelle per potenziare la giustizia di prossimità.

Si è tenuto oggi a Roma il tanto atteso incontro tra il Ministro della Giustizia Bonafede ed il Comitato nazionale per la giustizia di prossimità che comprende al suo interno rappresentanti di tutti i comuni che hanno subito la soppressione dei tribunali durante il governo Monti.

Il Ministero ha avviato una fase di studio per comprendere quanti e quali tribunali è possibile riaprire ed il dossier sull’ex tribunale di Ariano Irpino è sul tavolo del Ministro dallo scorso settembre, quando ho inviato personalmente l’incartamento che è al vaglio dello staff del Ministro e ringrazio la dottoressa Virginia Caravaggi per il confronto costante sulla questione.

Al termine dell’incontro ho avuto una lunga telefonata con il Ministro il quale è consapevole del fatto che il collegio elettorale che rappresento in Parlamento ha subito la perdita di ben due Tribunali.

Ora per portare il risultato a casa occorre una collaborazione tra ordine professionale, sindaci del circondario e la deputazione irpina del Movimento 5 Stelle.

È incomprensibile che proprio il sindaco di Ariano sia l’unico ad aver sistematicamente rifiutato qualsiasi confronto sul punto.

È paradossale che solo pochi giorni fa il comune di Ariano abbia affittato i locali del tribunale all’Agenzia delle Entrate.

Così si fa solo del male alla città, si rischia di affossare un risultato importante. Iniziamo questa sfida con un problema enorme: i locali dell’ex tribunale non sono più disponibili.

Stiamo cercando di rimediare agli errori della vecchia classe politica e qui c’è qualcuno che si ostina a tutelare piccoli interessi di bottega, rischiando di mandare tutto all’aria.

Rivolgo un appello agli avvocati e alle associazioni forensi del circondario: facciamo sinergia. Lavoriamo per questo risultato. Sono già in contatto diretto con il Dipartimento per l’organizzazione giudiziaria del Ministero e con il ministro Alfonso Bonafede.

Occorre ora lavorare uniti, con responsabilità.