Montoro, per Bianchino e la sua squadra sempre più affetto dalla cittadinanza

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Ieri sera la compagine “Montoro Democratica” a sostegno di Mario Bianchino ha tenuto i suoi incontri elettorali alle frazioni San Bartolomeo e Piazza di Pandola.

Viste le notorie situazioni concernente l’ambiente in dette località, quest’ultimo si è rivelato tra i temi principali della serata. Primo punto è stato il progetto Grande Sarno, che nella stesura originale – ha detto Vincenzo Bruno – avrebbe portato, tra le altre cose, alla costruzione delle vasche di laminazione, con conseguente consumo del suolo pari a 100.000 mq. Tale edificazione avrebbe potuto comportare anche la possibilità, per qualche delinquente, di scaricare sostanza tossiche al loro interno. Come ha affermato Michele Capuano poi, il progetto è stato inserito in un circuito di rivalutazione tra la Regione l’Università Federico II. Con il raddoppio dei finanziamenti da 200mila a 400mila euro – afferma Bianchino – si procederà alla fine a intervenire sul torrente Solofrana, in particolare sull’alveo; sull’allargamento delle linee spondali; sulla bonifica del letto del fiume come sulla ristrutturazione dell’impianto di depurazione. Dunque, il progetto è stato revisionato senza apportare alcun impatto ambientale negativo – ha evidenziato Capuano. Altro punto chiave in tale ambito è la lotta contro l’installazione del sito di compostaggio nel vicino Comune di Fisciano. Sul merito, il già consigliere ha chiaramente espresso la contrarietà dell’ente a tale progetto in senso assoluto in tutte le occasioni possibili, diversamente dagli oppositori, che puntano solamente alla riduzione dimensionale del sito. Il diniego dell’ente sul sito è così deciso che il già consigliere è stato considerato come nemico numero uno in alcuni pubblici consessi. A tal riguardo, parla anche di come, negli incontri sul tema, non abbia visto nessuno tra chi ora è candidato come loro avversario.

A ogni modo, non mancano le sottolineature per l’impegno di alcuni consiglieri per alcuni ambiti specifici, come è capitato a Immacolata Cipolletta, ringraziata per tener viva la memoria storica per alcuni episodi, come il crollo della scuola elementare a San Bartolomeo negli anni ’40; la morte di sei pellegrini al Santuario dell’Incoronata nel 1956 e la storia del maggiore Vincenzo Citro. Come in ogni serata di appuntamenti elettorali, viene effettuata la formulazione di proposte migliorative per il futuro di Montoro. Si parte da Vincenzo Bruno, con il suo impegno per il risanamento delle sponde della Solofrana; la messa a sistema delle vasche ad Acigliano; l’installazione di barriere antirumore – come già detto da Capuano – attraverso l’interazione con l’Anas, potenzialmente utile per creare anche un tratto in galleria tra Piazza di Pandola e San Bartolomeo, così da rendere più agevole l’accesso verso la piana montorese. Altro proposito è poi rappresentato dall’installazione del presidio dei vigili del fuoco nel futuro centro di protezione civile, che sta sorgendo sulle ceneri del plesso scolastico locale; così come dal tentativo di modificare la situazione urbanistica tra via Rio Secco e il confinante Comune di Fisciano, che presenta numerose criticità.

Man mano che si avvicina la chiusura della campagna elettorale, s’infiamma poi sempre di più il livello di scontro con i candidati avversari, già aumentato da alcuni concetti sopra esposti. Oscar Giannattasio ha subito rimarcato come San Bartolomeo non sia un “paesino piccolino” – citazione Elvira De Maio – ma anzi verrà posto sempre più al centro con l’avvento della metropolitana leggera. In più, ha parlato di alcuni retroscena sulla formazione dell’ultima Giunta Comunale. Ha rivelato che è stata violata la regola di scegliere assessori tra i consiglieri eletti poiché non si voleva che Immacolata Cipolletta alla fine presenziasse in pubblici consessi, in questo modo facendo il “porco comodo suo” e dimenticando al momento di rivestire ancora una carica pubblica, alla luce dei comportamenti che sta tenendo. Michele Capuano ha poi asserito che in certe liste ci sono incompetenze di fatto certificate, perché non sanno riconoscere a da b su argomenti fondamentali, enunciando passaggi in libertà. Inoltre, risponde all’accusa, secondo cui non è stata assegnata dal sindaco la delega a materie quali patrimonio e urbanistica. Il politico replica dicendo che patrimonio diventava poi importante al momento di inaugurare campi sportivi, che facevano parte di tale ambito. Sempre sul soggetto dedito all’inaugurazione dei campi sportivi, Immacolata Cipolletta ha dedicato un passaggio. La politica ha affermato che con chi si accompagna deve chiedere come mai in passato la biblioteca sia stata spogliata di beni e attrezzatture mentre se in un determinato assessorato, non si sono raggiunti risultati tangibili – a suo dire – la responsabilità riguarda il possessore delle deleghe. Inoltre, la già consigliera critica le persone a lui vicine per aver dimenticato di citare il bocciodromo tra le opere realizzate nella frazione, perché probabilmente lo stesso se ne vergogna. Diamante Faggiano, in aggiunta, ribadisce la non credibilità di chi sbaglia semplici conti, come l’anno di laurea del primo cittadino uscente, per alcuni 1968; dunque, secondo costoro, si sarebbe laureato a 19 anni. Nel suo intervento, si sofferma anche su come qualche giovane candidato avversario dica di aver rappresentato Banzano in Consiglio Comunale. Nel frattempo, la già consigliera non riusciva a conteggiare la quantità di cittadini presentatori di istanze, proposte. A suo dire, non occorreva la condivisione sui social per proporsi alla candidatura, ma la sua nota dimostra la solerzia nella risoluzione dei problemi e un altro potenziale ammiratore di Bianchino, alla pari di chi indicava l’anno di laurea sbagliato, poiché potenzialmente invidioso delle straordinarie doti del primo cittadino, che gli potevano permettere anche di conseguire una laurea in tempi record. Invece Stefania Siano ha sempre espresso la sua costante vicinanza ai cittadini più bisognosi, spesso senza clamore. Per rimarcare tale concetto, ha citato come non si faccia pubblicità quando si fa un’offerta alla Madonna.

Nelle sue critiche, Mario Bianchino ha aggiunto un’ulteriore informazione sulla cosiddetta “Incaricopoli”, ovvero anche le autorità competenti si stanno interessando a tale vicenda. Durante i suoi interventi, espone una situazione curiosa presenta tra i candidati avversari, cioè da un lato i candidati, pronti sempre a vagare e a ritrovarsi poi sempre insieme, affiancati dai “supporter a perdere”, che provano a condizionare il voto, a volte anche adoperando metodi loschi. Tra costoro – per Bianchino – loro scopo principale è il ritorno all’ “ancien régime” sostanzialmente.