Continua l’impegno a difesa dell’ambiente in ogni angolo dell’Irpinia

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Continua l’impegno a difesa dell’ambiente in ogni angolo del l’Irpinia.

Questa mattina ho discusso in Aula un’interpellanza urgente per porre all’attenzione del Ministero dell’ambiente la vicenda relativa alla realizzazione di un parco eolico nei pressi dell’Oasi naturale del WWF del Lago di Conza della Campania.

Si tratta di un sito di interesse strategico comunitario poiché in tale oasi naturale nidificano e si riproducono numerosissime specie di uccelli migratori provenienti da tutta l’area del mediterraneo.

La realizzazione di tale impianto eolico è stata autorizzata dalla Regione Campania senza che sia stata effettuata la Valutazione di Incidenza ambientale sugli effetti che tale impianto eolico avrà sull’avifauna presente nell’oasi.

La valutazione di incidenza ambientale (anche detta VIncA) è uno studio obbligatorio previsto dall’art. 5 del DPR n. 357/1997 che serve appunto per appurare che le pale eoliche non interferiscano con le rotte migratorie degli uccelli e, più in generale, con l’avifauna presente nell’oasi.

Da mesi ho intavolato una fitta corrispondenza con la Regione Campania sulla questione ed anche la Procura della Repubblica del Tribunale di Avellino è intervenuta sequestrando atti e documenti dagli uffici regionali.

Per ora l’unica cosa sicura è che negli uffici della Regione Campania non risulta essere presente lo studio di valutazione di invidenza ambientale, pertanto non vi è uno studio che ci dica se il parco eolico di Conza, in fase di completamento, arrecherà danni agli uccelli migratori presenti nell’oasi, o meno.

Purtroppo la competenza sul parco eolico è esclusiva della Regione ed il Ministero non ha strumenti giuridici per intervenire in modo diretto sulla vicenda.

Tuttavia la struttura ministeriale, alla luce della interpellanza da me promossa ha deciso di inviare sul posto il nucleo dei carabinieri della forestale al fine di verificare ex post l’impatto del parco eolico sulle specie animali protette.

Inoltre il Ministero ha chiesto all’ARPAC di verificare la compatibilità ambientale dell’opera ed alla Regione Campania di sospendere in autotutela i lavori.

La Regione Campania ancora una volta dimostra scarsa attenzione per l’ambiente, anche in presenza di habitat naturali protetti.

Occorre pertanto la massima attenzione di tutti noi, cittadini ed istituzioni, sull’operato della Regione.

A questo punto, considerata la grave omissione rappresentata da un’autorizzazione all’impianto emanata in assenza di Valutazione di Incidenza ambientale ci auguriamo che, anche alla luce di quanto affermato dal Ministero, vi sia un intervento rapido della magistratura sulla vicenda.

Contro una Regione Campania, ormai sorda a qualsiasi ragione, non possiamo che riporre speranza e fiducia nella Procura.