Coppa Italia: Paganese- Avellino finisce 2 a 2, applausi alla squadra di Ignoffo

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Chi ben comincia è già a metà dell’opera. L’Avellino visto a Pagani non ha certo deluso chi l’ha seguita dal vivo o ha preferito seguirla nel ‘debutto’ sulla piattaforma Eleven Sports che quest’anno seguirà l’intero campionato di Lega Pro. Una squadra con dieci giorni di preparazione sulle gambe, di fatto nessuna amichevole, ha sfruttato al meglio la prima gara ‘importante’ della stagione, quella che vale i tre punti. Il risultato finale di 2 a 2, con i lupi per due volte in vantaggio è da applausi. La formazione biancoverde non ha sfigurato con gli azzurrostellati, anzi…

La squadra di Ignoffo dopo tre minuti è già in vantaggio. Lancio lungo di Zullo e palla per Alfagame che in area si libera dell’avversario e con un piattone porta i lupi sull’1 a 0. La Paganese è in difficoltà; per buona parte della gara le squadre non riescono ad entrare in area e i ritmi sono bassi. La Paganese ci prova prima con Perri, poi con Diop, ma i padroni di casa sono imprecisi. Il tiro di Di Paolantonio e poi di Rossetti che fa gridare al gol, sfiora l’incrocio dei pali. Nel finale di tempo un errore di Parisi stende Gaeta al limite destro dell’area di rigore. Il penality a favore dei padroni di casa è trasformato da Diop che spiazza Tonti. Nella ripresa è ancora la Paganese a reclamare un rigore per un fallo di mano di Morero, l’arbitro questa volta soprassiede. Arrivano i primi cambi per i lupi, fuori Petrucci e Parisi, i due esterni, per Celjack e Micovschi. I due sono i protagonisti del secondo vantaggio dei lupi grazie ad un tiro in area finale proprio di Celjack. Cinque minuti dopo, però, i padroni di casa pareggiano con un colpo di testa di Mattia che liberissimo in area batte Tonti. Nel finale, Albadoro e Alfagame vanno vicinissimi al 3 a 2, ma la stanchezza non rende lucidi le punte irpine che si fanno respingere la conclusione da Baiocco.

Domenica l’Avellino è all’esordio in casa, al Partenio-Lombardi, alle ore 17:30 contro la corazzata Bari, si spera in uno pieno.

Salvatore Marzullo