A San Sossio Baronia:Il grande brigantaggio tra il Vulture e l’Alta Irpinia – Filomena Pennacchio – una protagonista

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Il grande brigantaggio tra il Vulture e l’Alta Irpinia – Filomena Pennacchio – una protagonista !

Una intera giornata vissuta a San Sossio Baronia, tra proiezione di un documentario, convegno- poi enogastronomia tradizionale e musica. Tutto questo per parlare del brigantaggio tra il Vulture e l’Alta Irpinia, Filomena Pennacchio: una protagonista.
Bellissima iniziativa di recupero della memoria, di orgoglio di appartenenza, promossa dal Presidente della Pro Loco di San Sossio Baronia, avv. Libero Orlandella, già Sindaco e Presidente del ” Patto Baronia”.
In apertura della manifestazione c’e stata la proiezione di un documentario sul brigantaggio post unitario, con l’introduzione dell’autore avv. Antonio Di Martino.
Dopo l’introduzione del Presidente avv. Orlandella, che ha ricordato le origini di San Sossio di Filonena Pennacchio, sull’ impegno locale bella ricerca storiografica e documentale, c’è stata la relazione del prof. Valentino Romano.
Lo storico e ricercatore ha tenuto una ampia puntuale docunentata relazione sul contesto sociale, economico e politico, in cui si è sviluppato il brigantaggio dopo il 1860 in Italia. Tra legittime attese, speranze del popolo, le promesse collegate all’unità d’Italia, il trasformismo della borghesie e latifondisti del mezzogiorno, del ceto medio, che spinse l’esercito piemontese a contrastare le istanze dei bisognosi con veri e propri eccidi, le strumentalizzazioni dei Borboni e di parte della massoneria. La Pennacchio Filomena protagonista femminile indiscussa del brigantaggio, tra il Vulture e l’Alta Irpinia, compagna di Schiavone, amica di Sacchitiello ed apprezzata da Crocco, ormai prigioniera, le venne strappato un figlio appena nato. Lei, la Pennacchio, protagonista indiscussa di questa fase storica importante, la sua umanità, il suo altruismo si manifestò anche dopo gli anni di prigionia, quando trasferita a Torino, benestante, grazie al secondo marito, divenne apprezzata filantropia, con significativa attenzione verso i poveri, i bambini orfani o abbandonati,tanto da meritare e ricevere la benedizione del Papa.
Il Dirigente Scolastico Prof. Franco Di Cecilia, appassionato ricercatore storico nel suo intervento ha spiegato il contesto politico in cui venne ad organizzarsi e svilupparsi il brigantaggio. Si è dichiarato contrario all’ interpretazione totalmente negativa per il sud dell’unità d’Italia, non d’accordo sul revisionismo storico degli ultimi tempi.
Assente Andrea Massaro, ma è stata letta una sua puntuale nota di ricostruzione storica dei fatti in discussione.
Come si diceva c’è stato uno splendido documentario realizzato dall’Avv. Antonio Di Martino, da prologo al convegno. Accompagnato da familiari, Di Martino ha ricevuto applausi di apprezzamento dal pubblico presente.
Il presidente Avv. Orlandella, ha voluto che l’intervento di chiusura fosse tenuto da Tony Lucido, presidente della Pro Loco Alta Irpinia, presidente emerito dell’ UNPLI Campania..

Storia e passato, approfondimento necessario, per dare una lettura serena, fuori da stereotipi modelli, per attualizzare esperienze e guardare al futuro con la saggezza della verità!
Il Brigantaggio, la miseria, le sopraffazioni, i genocidi dei soldati piemontesi, una unità d’italia annunciata e spiegata da speranzose attese, poi realizzata con camaleontici e gattopardeschi trasformismi, a danno dei poveri contadini del sud, hanno bisogno di nuove letture, non per disgregare, come fa l’attuale azione politica svolta in particolare dalla Lega nord, tra l’insipienza generale, ma per rafforzare ancora di più le ragioni dell’unità e della solidarietà, valori fondanti dell’Italia.
Poi, in piazza, grande festa popolare, con enogastronomia locale e tanta musica.
C’erano presenti i sindaci di San Sossio Giovanni Contardi, Vito Di Leo di Sturno, amministratori locali della zona, il parroco, docenti ed appassionati di storia locale .