La vittoria del Napoli dà lustro al calcio italiano e il maestro Ancellotti conferma la sua vocazione europea

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Il Napoli vince la prima di Champions ma , soprattutto, batte i campioni in carica , quelli capace di essere primi nel campionato inglese con cinque vittorie consecutive. Il Liverpool ha dimostrato tutta la sua forza, un trio d’attacco formidabile. L’eleganza di Firminio, gli strappi di Salah a tratti incontenibile, l’estro di Manè, l’unico neo di non essere stati capaci di concretizzare le tante occasioni prodotte. E quando le conclusioni sono state pericolose, ci ha pensato Meret a salvare la sua porta specie nella conclusione di Salah conseguente all’errore di Manolas. Anche Adrian ha compiuta un’autentica prodezza sulla conclusione ravvicinata di Mertens.  Fabinho ha dimostrato tutte le sue qualità tecniche con una prestazione a tratti eccellente. Nel Napoli un muro Koulibaly, Mario Rui ha limitato benissimo Salah.

Ancelotti ha dimostrato la sua vocazione europea, guidando una squadra moderna, capace di difendersi tutti insieme, attaccare bene quando il Liverpool si chiudeva, i pericoli maggiori sono nati quando la palla si perdeva a centrocampo ma era da mettere in preventivo visti il calibro degli attaccanti in campo. E la svolta c’è stata con l’ingresso in campo di llorente con Mertens che ha arretrato e , proprio da un suo lancio che ha attraversato tutto il campo in diagonale, che il pallone è arrivato a Callejon che, entrato in area, è stato atterrato e l’arbitro ha fischiato il rigore segnato dal belga. Il raddoppio, da un pressing alto, difensori in difficoltà e, da un passaggio errato, llorente è potuto intervenire e raddoppiare. Ancellotti ha dimostrato di essere l’allenatore giusto, con la lunga esperienza da grande calciatore e allenatore vincente, di poter guidare una squadra che per mezzi tecnici, fisici, geometrie di gioco può competere con chiunque.

Si torna in campo in trasferta il 2 ottobre contro il  Genk.