“Comunicando 2019”, 12 Ottobre presso il Castello di Gesualdo

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Il percorso verso l’innovazione. Un tuffo nel passato digitale con uno sguardo all’innovazione sostenibile. Questo il tema portante della mostra “Comunicando 2019” che aprirà i battenti il 12 Ottobre, alle ore 17:00, presso il Castello di Gesualdo.

L’evento, organizzato dal Vintage Computer Club Italia (VCCI) con il Comune di Gesualdo e la Soc. Coop. Guido, è un tuffo nel passato alla scoperta di uno dei momenti chiave della storia informatica, ovvero il ventennio a cavallo degli anni ’70 e ’80, che ha trasformato i “calcolatori” in “personal computer” e quindi in sistemi per le masse.

Durante la mostra sarà possibile vedere esemplari come la replica dell’Apple 1, il primo sistema realizzato da Steve Jobs e Steve Wozniak e che ha dato vita ad Apple, così come diversi PET, Amiga e il primo PC IBM che ha segnato la discesa in campo del gigante della tecnologica così come l’inizio dell’inesorabile ascesa di Microsoft.
I visitatori saranno accolti dallo staff e guidati attraverso un percorso che racconta non solo i personal computer in sé, ma anche il movimento socio-culturale e di mercato che si è cominciato a sviluppare interno ad essi, dando vita ad una rivoluzione che ancora oggi è in continua trasformazione. Non mancheranno una serie di elementi divulgativi che consentiranno di approfondire le diverse tematiche, creando un’esperienza immersiva in cui i visitatori potranno sentirsi catapultati in una realtà che oggi è scontata, ma che, nel periodo di riferimento, rappresentava una grande scommessa, una grande visione di chi voleva cambiare il mondo e che, tra successi e fallimenti, ci è realmente riuscito.
Un’occasione unica che evidenzia l’impegno del VCCI nel creare conoscenza intorno al significato profondo della rivoluzione digitale, partendo da un passato neanche troppo lontano, ma spesso già dimenticato.
Il contesto del Castello di Gesualdo darà, inoltre, l’occasione ai visitatori di percorrere anche la storia del borgo, del suo territorio e soprattutto quella del Principe madrigalista Carlo Gesualdo.