Grottaminarda – A vedere la Fratta di nuovo in piedi non ce l’ha fatta, Amar Cheriet, pittore algerino, 78 anni, è morto nella sua casa di Roma.
Nella cittadina ufitana aveva trovato l’amore e, fin dagli anni 70 del secolo scorso, era considerato un grottese. Proveniente da una famiglia molto conosciuta in Algeria la sua passione, era la grande bravura, lo aveva portato in altri continenti. Una grande personalità che trasmetteva ai suoi quadri, che metteva nei colori ora splendidi e luccicanti ora più tenui e malinconici, apprezzati al Moma di New York come al National Gallery di Londra piuttosto che alla Galleria Nazionale di Roma. Dove aveva scelto di vivere. Ma Cheriet era cittadino del mondo. Spirito critico e libero. Come i suoi cavalli, rappresentati al galoppo. Criniera al vento. Ma il suo rammarico più grande, per chi aveva presentato i suoi quadri nelle gallerie più famose del mondo, è stato quello di vedere la Fratta, il paese vecchio di Grottaminarda, ridotta in quel modo. E non di rado, si metteva in un angolino per dipingerla. Almeno quel che ne restava. Ciao Amar. Ci mancherai.
Giancarlo Vitale
