La lunga siccità e la rete idrica danneggiata sta mettendo a dura prova tutte le province della Campania. Sul fronte agricolo, caldo torrido e mancanza di acqua stanno compromettendo prevalentemente il raccolto di centinaia di ettari di terreno coltivato a nocciolo e castagne con danni anche alle coltivazioni di ortaggi, uva e tabacco con danni stimabili intorno ai 200 milioni di euro e se non dovesse piovere ancora per settimane troverà conferma il calo previsto di oltre il 30% della produzione agricola. In difficoltà per lo stress idrico anche i bovini da latte. Così, in una nota, la Coldiretti della Campania.
La Giunta regionale della Campania, su proposta del Presidente Vincenzo De Luca, ha chiesto al Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, il riconoscimento dello stato di calamità per la siccità che ha colpito il territorio regionale nel periodo dicembre 2016 – luglio 2017, i danni sono circa 200 milioni di euro. “E’ possibile l’attivazione di alcune misure di contrasto all’emergenza siccità come il fondo di solidarietà nazionale, l’aumento degli anticipi dei fondi europei Pac e lo stanziamento di 700 milioni di euro per piano di rafforzamento ed efficientamento delle infrastrutture irrigue”. È quanto afferma il Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania Franco Alfieri.
Intanto sono già scattati turnazioni e razionamenti di acqua in molte città e paesi, rubinetti a secco di notte e se le piogge tardano ad arrivare potrebbero scattare anche drastiche misure. L’azienda Abc di Napoli, così come l’azienda irpina Alto Calore hanno già messo in campo tutte le strategie possibili per evitare disagi ai cittadini. Nel frattempo non ci resta di evitare di lasciare scorrere l’acqua mentre si utilizza il rasoio e lo spazzolino, preferire la doccia al bagno, utilizzare la lavatrice in modalità Eco e sempre a pieno carico. E sperare che presto arrivi l’acqua dal cielo.