Avellino/ Benevento – LAC e LIDA : “Il nostro patrimonio ambientale sta andando in fumo”

Avellino/ Benevento – Il Coordinamento Provinciale di Avellino\Benevento, Comitati Territoriali di Vigilanza Sezione di Bonito (AV), in una nota:

“Ormai è diventata una consuetudine, quella di ritrovarci a esprimere il nostro disgusto nei confronti degli incendi. Dalle nostre parti e non solo, da giugno a settembre, se ne verificano fin troppi. Il nostro patrimonio ambientale sta letteralmente andando in fumo con ripercussioni sull’ambiente e gravi danni per la salute dei cittadini ignari. Già, ignari!LIDA
Sono davvero poche le persone che hanno consapevolezza di quali e quanto gravi siano le conseguenze di un incendio… e questo determina una terribile passività nei confronti dell’argomento. Non abbiamo ancora assistito ad un’indagine in piena regola, perciò non abbiamo mai avuto colpevoli; eppure non è certo l’autocombustione a provocare questi disastri. Diciamo che a causare gli incendi sono fondamentalmente due categorie di persone: piromani ed ignoranti. Nella seconda categoria possiamo annoverare tutte quelle persone che, inconsapevoli delle possibili conseguenze, danno fuoco ai loro campi da poco trebbiati, a residui vegetali o a tutto ciò che ritengono sia “dannoso” , contravvenendo alle leggi vigenti… Nella prima categoria, invece, dobbiamo distinguere i piromani che sono “solo” ammalati da quelli che agiscono perché hanno un interesse. Considerando che non si può pensare all’aumento di zone edificabili (sono tratti di bosco o sottobosco inidonei alla costruzione di case), dobbiamo concludere che ci siano sotto interessi legati alla caccia e/o all’allevamento. Pastori che vogliono aumentare il pascolo? Bracconieri che danno fuoco alle zone in cui è vietato cacciare per spostare la selvaggina in luoghi più accessibili per loro? Strano ma gli ultimi due incendi, entrambi in territorio di Apice, riguardano due zone, una delle quali con divieto di caccia, in cui i cinghiali andavano a cercare rifugio e riparo. L’unica soluzione possibile è quella di applicare le norme vigenti.diventa guardia volontaria lac
La legge sugli incendi boschivi n. 353/2000 stabilisce l’obbligo di aggiornare con cadenza annuale la mappatura delle linee di fuoco, di fare prevenzione attraverso l’ausilio di moderni mezzi tecnologici quali telecamere ad infrarossi, fotocellule, ecc. Considerando che si tratta da decenni delle stesse zone dobbiamo dedurre che non sia stata applicata e che non siano mai state svolte indagini? Se fossero state fatte, per 10 anni non si sarebbe potuto accedere a quei luoghi né per cacciare né per eventuali pascoli, eliminando di fatto le ragioni stesse che sono causa di questo sfacelo. Noi non siamo inquirenti, non abbiamo l’ardire di emettere sentenze… ma ci riserviamo di esercitare il nostro diritto-dovere di tutela presentando denuncia contro ignoti per reato ambientale presso le sedi competenti”.