Grottaminarda (AV) – Il Comitato e un primo bilancio del Festone di Grottaminarda appena finito

Grottaminarda – Le arcate sono ancora lungo il Corso. Ci vorrà qualche giorno per smontare tutto. Ma la cittadina ufitana torna, un poco alla volta, alla vita normale: il 126esimo Festone è appena finito, o quasi.

Dopo il concerto di Marco Masini, al quale ha assistito qualche migliaio di persone, e la gara pirotecnica, praticamente le due specialità di ogni edizione, adesso c’è un altro appuntamento in calendario. “Il prossimo 24 settembre – dice Giuseppe Camerlengo -uno dei ragazzi del Comitato organizzatore, a nome del quale parla – ci aspetta l’estrazione per la vendita dei biglietti, con i premi in palio”. Ma Giuseppe, così come gli altri, non ha smaltito l’euforia accumulatasi in questi giorni e traccia un primo bilancio, quasi a caldo, del Festone di quest’anno.
“Siamo contenti di come è andata – infatti, dice – ma il lavoro non è ancora finito”. Il 126esimo Festone ha visto, come sempre legati tradizioni e innovazione.” E così dovrebbe essere. Abbiamo fatto cose nuove pur conservando l’anima del vecchio Festone “. E per il Comitato non è stato un peso, lavorare intensamente per la riuscita di quei giorni in onore dei Santi Patroni Rocco, Antonio e Tommaso. “Lo facciamo con tanta passione, soprattutto io – aggiunge il portavoce del Comitato – che forse sono cresciuto con questa atmosfera”. Sono già alcuni anni che i ragazzi hanno preso le redini del Festone ma Giuseppe non nasconde che la fatica potrebbe cominciare a farsi sentire. “Logicamente servirebbe una grossa mano, non soltanto nei giorni di festa ma in tutto il periodo estivo e quindi per organizzarlo ancora meglio”. Grande è stata la soddisfazione di tutto il gruppo per l’esito del concerto di Marco Masini che, tra l’altro, ha ringraziato tutti attraverso una foto postata sul suo profilo di Instagram.
“Avevamo un po’ di ansia quando abbiamo pensato a lui, come per tutti gli eventi della manifestazione ma quando abbiamo girato per le case avevamo capito che, il suo, sarebbe stato un successo”. Camerlengo, intanto, si mostra amareggiato soltanto per una cosa. “È anomalo che il Comune non abbia dato un contributo mentre la Provincia, attraverso i contatti con gli amministratori locali, lo abbia fatto”. E chiude: “Il Festone è dei grottesi e chi amministra dovrebbe curarlo ed amarlo come facciamo noi, senza prese di posizione”. Per superarle, quindi, bisogna lavorare insieme. O almeno tentare di farlo.

Giancarlo Vitale