Grottaminarda (AV) – Per riscuotere la pensione lascia il padre deceduto da un mese nella stanza

Per riscuotere la pensione lascia il padre deceduto da un mese nella stanza

Grottaminarda (AV) – E’ una storia tragica. E disperata. Che sembra uscita da un libro giallo ma che, purtroppo, non è la prima volta che accade in una piccola comunità di provincia.

E che parla di un rapporto, tra genitori e figli, che sembra non avere più nessun senso. E la pietà cristiana che viene sopraffatta. La cittadina ufitana, venerdì sera, sul tardi, ha assistito a qualcosa a cui non era abituata.
Ed ancora dopo poco più di ventiquattro ore si sta chiedendo:”Ma allora anche a Grottaminarda è successo”? Un anziano genitore, 76 anni, Umberto Ricciardi, ex dipendente delle Poste, forse morto, come dicono i primi accertamenti, per cause naturali lasciato nella sua abitazione per più di un mese dal figlio, 47 anni, Antonio, come se nulla fosse successo. Perché nessuno lo scoprisse e risultasse ancora vivo in modo da poter andare a riscuotere la pensione, circa 900 euro. Come il figlio, anche lui ex portalettere, firmatario di una delega, aveva fatto ad inizio mese allo sportello di Grottaminarda. Ma quello che ha insospettito i vicini di casa del povero genitore, è stato l’odore malsano che emanava l’abitazione di via Papa Giovanni. Da tempo avevano chiesto anche l’intervento del Comune che aveva provveduto a chiamare una ditta di espurgo fogne. Ovviamente senza risultati.
Il 47enne, tra l’altro in forti difficoltà economiche, pensava di sigillare l’appartamento e la stanza dove, da più di un mese, si trovava il corpo in decomposizione del padre. Che, quando sono entrate le forze dell’ordine, insieme ai Vigili del Fuoco, perché c’è stato bisogno di forzare l’ingresso, è stato trovato nel letto con attorno i medicinali di cui aveva bisogno in quanto  un malato terminale. E, dice qualcuno, con ancora le flebo nel braccio. Il figlio, per far disperdere l’odore malsano, provvedeva a comprare varichina e deodoranti. Ma tutto era diventato insopportabile, fino a quando l’altra sera, si è deciso di far intervenire i Carabinieri, la cui caserma è a qualche centinaio di metri.  Che hanno dovuto buttare giù tutto per arrivare fino alla” stanza degli orrori”. Durante tutto questo tempo, l’ex portalettere è stato visto entrare in quell’appartamento, come se nulla fosse successo, per non destare ulteriori sospetti. Anche se le persone gli chiedevano delle condizioni di salute del padre, Antonio rispondeva:”E’ a Roma, in terapia intensiva”. Adesso, dopo il trambusto di venerdì sera, quando ha capito che lo avrebbero scoperto, con l’intervento delle forze dell’ordine, si è dato alla fuga. E adesso è ricercato. Mentre entravano nella abitazione del padre, che era rimasto da poco vedovo, lui era tranquillamente davanti al bar, poco distante, e già progettava come passare la serata con gli amici. Ignari di tutto.
La cittadina di Grottaminarda è ancora incredula e si interroga su quanto è accaduto. La vicina di casa aveva capito che, quell’odore che proveniva da quella casa, nascondesse qualcosa.”Lo sentivamo dal mese di agosto- dice, infatti, alle telecamere- e pensavamo fosse a causa di qualche animale morto. Ci siamo avvicinati alla porta e convinti che la puzza provenisse da lì. Abbiamo chiamato perciò la polizia”. Ed è stato scoperto il progetto che l’ex portalettere aveva studiato. Il giorno dopo è ancora l’incredulità ad essere la principale protagonista tra i cittadini grottesi. Che conoscono Antonio Ricciardi, persona disponibile e che si dimostrava un grande amico di tutti.”Ma non pensavamo potesse arrivare a tanto- dicono i ragazzi che, a causa della pioggia, si  riparano sotto la tettoia del bar affianco alla casa degli orrori- anche perché fino a pochi minuti prima stava proprio qui. E poi è scappato via, dopo aver visto che le forze dell’ordine erano entrati in quella casa”. Il pensionato ex dipendente delle Poste Italiane, aveva avuto quella casa assegnata dal Comune.”Avevo provveduto io- dice Giovanni Ianniciello, ex primo cittadino di Grottaminarda- ad assegnargli l’alloggio per anziani, nel quale viveva insieme alla moglie. Una persona stimata in paese che, essendo malato, negli ultimi tempi usciva poco. Di fronte a queste vicende, che riguardano anche le nostre piccole comunità, bisogna riflettere”.
E’ invece accorso subito sul luogo dell’accaduto l’attuale sindaco grottese, Angelo Cobino, avvisato dai Carabinieri della locale stazione di quello che avevano trovato all’ingresso dell’abitazione di via Papa Giovanni.” E’ stata una cosa molto brutta- dice Cobino, che da rappresentante delle istituzioni ha dovuto farsi carico, a causa della mancanza di altri famigliari del pensionato deceduto del trasporto della salma all’ospedale di Benevento-. Adesso si tratterà di capire, e questo è un aspetto molto delicato, cosa non ha funzionato all’interno della famiglia. Credevamo che non vivesse da solo”. Il sindaco si fa portavoce di una comunità”sconvolta” in quanto non si spiega”perché una persona sta morendo e viene lasciata sola”. Grottaminarda vive” un ennesimo dramma della solitudine, inquietante per la nostra società  e per il quale non ci poniamo abbastanza domande”. Per Cobino, ma evidentemente per tutta la comunità grottese, c’è” un grande rammarico perché dobbiamo essere tutti più accorti nei confronti degli anziani e dei bambini”. Intanto Antonio, venerdì sera, ha fatto perdere le proprie tracce perché si è dato alla fuga. E lo stanno cercando.
Giancarlo Vitale