Le elezioni si avvicinano, i partiti sono impegnati nella scelta delle candidature. Chiediamo a Francesco D’Ercole, esponente irpino del partito “Fratelli d’Italia”, una valutazione sul prossimo confronto elettorale del 4 marzo.
Come giudica l’operato del Governo in carica?
“Gentiloni era una necessità, non c’erano alternative, bisognava andare al voto, ha gestito l’ordinario senza fare niente di particolare”.
La coalizione del centrodestra ha ritrovato unità e slancio?
“Con Berlusconi il Centrodestra si è rimesso in moto, si è compattato intorno ad un programma, i tre vertici di questa colazione convergono in maniera convinta e questo potrebbe essere un presupposto molto utile per la successiva attuazione”.
Il ruolo del suo partito, Fratelli d’Italia, nella compagine?
“Fratelli d’Italia è un partito determinante , di dimensioni inferiori rispetto agli altri due ma ha un suo ruolo , di caratterizzazione, la sua mancanza avrebbe spostato a centro l’asse della politica, ha dei valori di riferimento che connotano in maniera precisa il centrodestra: la famiglia, la sicurezza, la disciplina di un’ immigrazione controllata”.
Quale sarà l’incidenza del partito di Salvini in Irpinia e al Sud?
“Il contributo di “Noi con Salvini” non è valutabile, il partito ha il suo radicamento soprattutto al nord, al sud quale prospettiva possa avere è di difficile valutazione”.
Qual è lo scenario politico in Irpinia?
“In Irpinia ci sono delle condizioni particolari, oggi c’è lo sfaldamento del Pd che non riesce a trovare unità ma che però gestisce enti, Comuni con i quali riesce a fare clientela che darà , di sicuro, un contributo al suo consenso elettorale. Il M5S non sembra avere questo sviluppo, di certo l’opinione consistente a livello nazione c’è, raccoglierà quel consenso di chi si ribella all’attuale situazione senza dare una soluzione, ma la effettiva percentuale dei consensi è difficile da definire”.
Quali sono i criteri da utilizzare nella scelta dei candidati in Irpinia?
“Molto incide la persona che sarà scelta nei singoli collegi, la prevalenza del soggetto candidato penso sia decisiva, ho cercato di far comprendere ai livelli nazionali che sarà necessario candidare personalità riconoscibili, con credibilità che abbiano un legame col territorio. Insomma, bisogna offrire all’elettorato candidati appetibili, non sconosciuti al territorio altrimenti si regalerà alla controparte il collegio. Sono ottimista per il centrodestra, gli effetti di un governo di centrosinistra hanno lasciato traccia negativa nell’opinione pubblica, di più la rappresentanza parlamentare non mi è sembrata attiva, propositiva anzi i risultati raggiunti sono praticamente nulli per la nostra provincia”.
Ad Avellino nelle prossime amministrative riuscirà il centrodestra a far prevalere il suo candidato?
“Da tempo siamo impegnati a costruire una colazione valida nella quale il civismo sia presente, non è possibile ipotizzare la sola partecipazione dei partiti, occorre l’impegno di rappresentanze civiche, qualche cosa si sta muovendo , la disamministrazione totale del gruppo uscente mi fa essere ancora più ottimista”.