Grottaminarda – Ad Avellino , in Prefettura medaglia al ricordo del Maresciallo Grifone

Grottaminarda  –  La famiglia Klein era inclusa in un elenco chiesto dai tedeschi. Due bambini, 11 e 5 anni, la moglie di Alessandro incinta, ebrei, da Arsiero, dove erano internati, erano in attesa di essere trasferiti ad Auschwitz. Il maresciallo della stazione dei Carabinieri di quella località in provincia di Vicenza era Vito Salvatore Grifone. Che si adoperò per salvare la famiglia Klein ed altre famiglie ebrei che erano di stanza ad Arsiero. In attesa di essere portate, dentro ai terribili vagoni piombato, ai lavori forzati nei lager.

Il maresciallo Grifone, di Grottaminarda, sarà ricordato questa mattina presso la Prefettura di Avellino, dove il Prefetto consegnerà le medaglie in onore a chi ha difeso i diritti dell’uomo, nel corso delle celebrazioni della 72esimo anniversario della Festa della Repubblica. Sarà consegna, postuma anche questa, una medaglia ad un altro cittadino grottese, Rosario De Luca. Una storia bella e, allo stesso tempo, triste quella del maresciallo dei Carabinieri che comandava la stazione di Arsiero. Dove, tra il settembre 1941 e la primavera del 1942, furono internati 11 famiglie ebrei. Per un totale di 31 persone. E il maresciallo Grifone, al quale fu chiesto più volte di redigere l’elenco completo dei nomi che dovevano essere portati nei campi di concentramento, altrettante volte li depennava. Prima, ai suoi superiori, ne diede uno con 12 in meno poi con 8. Che dovevano essere trasferiti nella stazione intermedia di Vicenza. Un lavoro che, come testimonia l’archivio di Stato di Vicenza, fu fatto insieme al parroco don Antonio Frigo.
La stessa cosa è documentata all’interno del libro  “Le porte della memoria” a cura del Comune di Thiene. Questa è Una storia che, attraverso i social network, ha fatto conoscere anche Luigi Melucci, un grottese oggi residente a Pontassieve. Il maresciallo Grifone, per non far partire la famiglia Klein, scrisse ai suoi superiori che la signora era in precarie condizioni, in attesa di un bambino, e che gli altri due bambini erano ancora troppo piccoli. Ma era una bugia, quella del maresciallo, cedette il tempo alla famiglia Klein di scappare in Svizzera, come gli altri che poterono tentare la fuga. Un atto eroico che, il maresciallo Grifone, pagò con il carcere dove morì. Al maresciallo Grifone sarà, probabilmente, intitolata la Caserma dei Carabinieri di Grottaminarda.

Giancarlo Vitale