Un bicchiere mezzo pieno, in fondo non ci darà fallimento
Cosa succede in casa Avellino? O meglio cosa sta succedendo alle squadre di Calcio e Basket di proprietà di Gianandrea De Cesare? In un momento comunque di confusione e di isterismo (da parte dei tifosi in generale) le parole del neo Sindaco Gianluca Festa possono e sono abbastanza chiare: “La volontà di cedere dinanzi ad un rischio da un certo punto di vista mi rassicura. Non è un ultimatum, ci sarebbe anche la volontà di continuare ma per il bene di tutti ha avanzato questa ipotesi di cessione. In De Cesare ho riscontrato grande senso di attaccamento al territorio, la consapevolezza di essere al timone di due patrimoni della comunità verso la quale nutre un grande senso di responsabilità.” Insomma le difficoltà attuali del patron della Sidigas che con l’azienda del Gas ha una udienza il 12 luglio al Tribunale di Avellino per un decreto di fallimento da parte dell’ENI per 62 mln circa, se per molti “sembra strano” che queste ‘difficoltà’ siano apparse da un giorno all’altro (in settimana c’è stato il CDA della Scandone con la ratifica di Claudio Mauriello come nuovo presidente e un accordo per effettuare la ricapitalizzazione della squadra di Basket) bisogna apprezzare il senso di ‘correttezza’ di chi, nel ‘dubbio’ di cosa accadrà dopo il 12 ha preferito mettere le cose in chiaro: dare la possibilità a chi ha una economia più ‘tranquilla’ di poter gestire e guidare un patrimonio provinciale. La squadra di Calcio e di Basket sono un patrimonio inestimabile per il tessuto sociale di questa provinciam della passione di tanti tifosi e per tutti coloro che vivono fuori per motivi per lo più lavorativi ma che restano legati alla propria terra grazie allo Sport. Peraltro, la correttezza nel rispondere subito al comunicato della Curva Sud, che nel pomeriggio di ieri chiedeva un incontro entro 48 ore, ha permesso ai tifosi che rappresentano il Calcio e il Basket di incontrasi con De Cesare che ha rappresentato la volontà di vendere per le difficoltà sopravvenute, di poter vendere possibilmente insieme Calcio e Basket (quest’ultima sul mercato è meno appetibile) è un sintomo di buona volontà. Buona volontà anche nel concordare con i tifosi l’eventuale nuovo acquirente, ma anche la possibilità di ‘trattenere’ le due società ma con ‘ambizioni ridotte’. Insomma almeno su una cosa i tifosi devono trare tranquilli, almeno per il calcio, il prossimo anno il Campionato di Lega Pro si farà.