Chiusura del Corso di Grottaminarda: “Con questa ordinanza non si tengono presenti le esigenze dei cittadini”

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Grottaminarda. I commercianti del Corso, che resterà chiuso nei fine settimana fino al prossimo settembre, si aspettavano che l’amministrazione Cobino non ripetesse quello che, secondo il rappresentante dell’associazione grottese Tommaso Remondelli, è “una ulteriore scelta sbagliata”.

Si riferisce, infatti, alle difficoltà che dovranno sopportare quelli che hanno un negozio lungo il salotto buono, l’invaso spaziale, della cittadina ufitana.

“Ogni anno si ripropone lo stesso tipo di problema – esordisce il rappresentante dell’associazione commercianti-mascherate dalle site parole, situazioni mai chiare che non rispecchiano la realtà”. Ed aggiunge che, con questa ordinanza, “Non si tengono presenti le esigenze dei commercianti”. E non solo di questi ultimi. Per Remondelli bisogna tenere conto anche di un altro aspetto. “Se un cittadino avesse bisogno di soccorsi, in quei momenti, bisognerebbe trovare la disponibilità di chi deve togliere i paletti che bloccano le vie di accesso al Corso”. Ma bisogna tenere conto che “Questa via è principale, non secondaria, ma funzionale, importante. Poi il cittadino Ianniciello parla sempre e solo a difesa dell’amministrazione e quando asserisce “Non facciamo cose contro”.

Gli vorrei dire “E ci mancherebbe pure”. Ma chi amministra-continua Remondelli-deve recepire le istanze dei cittadini, star loro vicino. Ultimamente non accade. I commercianti sono i più vessati, siamo stati oggetto in questi giorni anche della visita di Gamma tributi”. Quest’ultima è la società incaricata dal Comune alla riscossione dei tributi erariali. “A difficoltà aggiungiamo altre?”

Nell’intervista di ieri, il coordinatore del Gallo si era espresso favorevolmente in merito” al passeggio domenicale sul Corso”. Il rappresentante dei commercianti tutto questo “passeggio” non lo ha notato.

Visto che parliamo di invaso spaziale-si concede una battuta ironica- aspettiamo gli extraterrestri per riempire il Corso. Poi, tornando serio, fa una richiesta all’amministrazione.

“Chiedo, in qualità di rappresentante dei commercianti, di mediare e, se è possibile, rimodulare gli orari di apertura e chiusura del Corso. Di comprendere le esigenze, anche se fosse uno soltanto, dei cittadini. Perché devono subire questa decisione? Mediano, sediamo i a ragionare anche solo per dieci minuti. Così vi renderete conto che, come negli anni passati, paralizzerete le attività commerciali. Altrimenti vi accollate questa responsabilità, creando ulteriore malumore”.

Giancarlo Vitale