Richiesta di provvedimento disciplinare per Vittorio Feltri

Vittorio Feltri e Mario Giordano il gatto è la volpe. Richiesta di provvedimento disciplinare all’ordine nazionale dei giornalisti per il primo. Bisognerebbe farlo anche per il conduttore Giordano.

Napoli – Dalle edicole del capoluogo campano a quelle calabresi. Chi lo prende in giro e chi si rifiuta di venderlo.

Vittorio Feltri, direttore del quotidiano “Libero”, dopo le elucubrazioni sostenute durante la trasmissione “Fuori dal coro”, su Retequattro, condotta da Mario Giordano, con i soliti luoghi comuni sul Sud, che stavolta hanno il sapore del razzismo, se non disacerbare ancora di più gli animi e sputare veleno, non può passarla liscia.

Intanto l’ordine dei giornalisti ha intentato un procedimento disciplinare dopo le richieste del sindaco di Napoli, dell’ordine regionale della Campania e di liberi cittadini.

Ma c’è anche chi, a questo becero tentativo di sopraffazione, perché di questo si tratta, ha risposto con ironia e intelligenza. Cose che, al duo Feltri-Giordano, manca.

A Napoli, ad esempio, da stamattina molte edicole hanno esposto un cartello: “Da oggi non è più in vendita il quotidiano” Libero”.

Essendo meridionali inferiori (come ci aveva definiti nella trasmissione del suo sodale delle reti Mediaset, ndr) non siamo in grado di comprendere gli arguti articoli di questa testata giornalistica indipendente. Ci voglia scusare il direttore Feltri”.

Una presa per i fondelli, insomma, che l’esimia prima firma di quel giornale, che certamente non è in cima alle vendite proprio per i suoi contenuti.

Anche a Cosenza la stessa cosa.

La titolare di una edicola – libreria a Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, Tiziana Marchese, aggiunge che i termini usati da Vittorio Feltri, nei confronti del Sud, sono scandalosi. E che non può permettersi di tenere certi atteggiamenti.

Poi cita l’articolo 3 della Costituzione italiana in cui è scritto che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza e di lingua, di, religione, opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“.

Inoltre ricorda che ci sono “tanti studenti meridionali che studiano nelle varie università e tante persone che occupano posti di rilievo e di prestigio in Lombardia contribuendo alla crescita di quella regione”.

E termina: “Non venderò più il quotidiano di Feltri perché non è giusto arricchire gente che non ci porta rispetto“.

Certamente per il dottor Feltri è una mazzata, perché il suo giornale certamente non doveva confrontarsi, nelle vendite, con”La Repubblica “o il” New York Times “.

Per quanto riguarda l’altro guitto, al secolo Mario Giordano, basterà cambiare canale. O, ancora meglio, spegnere la Tv.

Giancarlo Vitale

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