Si riparte in Irpinia: tra conferme e volti nuovi di Nicola Prebenna

La tornata elettorale d’autunno s’è conclusa. Dopo una campagna ora dai toni pacati ora arroventati, la resa dei conti è arrivata. I cittadini dei diversi comuni, dove si è votato, hanno espresso le loro preferenze. In una buona metà dei comuni i sindaci uscenti sono stati riconfermati.
Ciò vuol dire che i cittadini hanno apprezzato l’operato dei loro sindaci ed hanno trovato naturale riconfermare loro la fiducia. In qualche altro caso nuove leve hanno sostituito gli amministratori uscenti. In altri comuni la battaglia l’hanno portata a termine competitori di liste diverse che si contendevano per la prima volta la carica di sindaco.
Certamente i cittadini sanno che il loro compito non si è esaurito con il deposito della scheda nell’urna. Occorre essere vigili e partecipare attivamente alle scelte che verranno operate. Quando le scelte, i programmi dei sindaci eletti saranno indirizzati a realizzazioni positive per la cittadinanza, è doveroso che i cittadini sostengano le buone pratiche. Se i programmi verranno percepiti come poco rispondenti alle necessità della comunità, sarà compito dei cittadini far sentire la propria opinione e avanzare proposte alternative.
Il momento è delicato per tanti problemi, in parte legati all’epidemia da Covid-19, in parte all’economia che nell’ultimo anno ha subito un forte rallentamento. Tanti comuni, tante realtà municipali, tanti obiettivi non sempre convergenti. Sarebbe presuntuoso da parte nostra sostituirsi a quanti sono sul campo. Può essere utile, però, proporre dei suggerimenti che, in tutta umiltà, proponiamo ai sindaci appena riconfermati o eletti.
La prima cosa che proponiamo è che i comuni si convincano della bontà della condivisione degli obiettivi. Possiamo chiamarla con nomi differenti, area vasta, consorzio di comuni, o come a noi piace di più città metropolitana. Conta che, superando la politica dei campanili competitori, si apra la stagione dei comuni solidali e che condividano progetti, sforzi, realizzazioni. E’ questo il modo per superare la desertificazione e l’abbandono delle zone interne.
Altro suggerimento, che sempre in punta di piedi avanziamo, è che la macchina amministrativa non smarrisca l’attenzione ai cittadini, specie di quelli in maggiori difficoltà, rendendo la macchina burocratica sempre più vicina e attenta ai cittadini.
Terzo suggerimento è quello di utilizzare al meglio le risorse del PNRR. Queste possono contribuire seriamente al decollo delle zone interne. Occorre proporre progetti credibili, legati alla specificità del territorio, che coinvolgano aree vaste e che si prefiggano traguardi a 360 gradi, interessando l’economia, il turismo, i beni culturali. Ora, i sindaci riconfermati sanno bene da dove ripartire. Le nuove leve hanno bisogno di rendersi conto dello stato delle iniziative in cantiere. L’augurio che formuliamo a tutti i nuovi amministratori è che la stella polare che guiderà le loro scelte sia sempre la ricerca del meglio per il territorio globalmente inteso e per i cittadini tutti, specie quelli che versano in maggiori difficoltà. Buon lavoro!