In Atripalda-Una Storia “Di Corsa” e di Amicizia: Il Marathon Club Ariano a Atripalda
Lo sport è molto più di una competizione: è passione, determinazione e, soprattutto, amicizia. Questo è il messaggio che emerge dalla straordinaria esperienza vissuta dal Marathon Club Ariano durante l’evento svoltosi ad Atripalda. Correre insieme non significa solo raggiungere il traguardo, ma anche condividere emozioni, sacrifici e momenti indimenticabili.
Il Marathon Club Ariano, che da anni punto di riferimento per gli amanti della corsa nell’Irpinia, ha partecipato con grande entusiasmo a questa manifestazione sportiva. La giornata ha visto protagonisti corridori di ogni età e livello, tutti accomunati da un unico obiettivo: superare i propri limiti e farlo con il supporto di un gruppo affiatato.
IrpiniaCorre è più di un semplice hashtag: è il simbolo di una comunità in movimento, che crede nella forza dello sport come strumento di unione e crescita personale. Oltre alla competizione, l’evento ha messo in luce un valore fondamentale: l’amicizia. Correre fianco a fianco, motivarsi a vicenda e sostenersi nei momenti di difficoltà sono elementi che rendono lo sport un’esperienza unica. Molti partecipanti hanno raccontato storie di impegno, di riscatto e di sfide affrontate insieme, dimostrando che la vera vittoria non è solo tagliare il traguardo, ma costruire legami autentici lungo il percorso. Dopo questa giornata memorabile, il Marathon Club Ariano guarda avanti con nuovi obiettivi e tante gare in programma. Gli atleti continuano a dimostrare che la corsa non è solo una questione di velocità, ma di resistenza, passione e condivisione. Là maratoneta e direttore del Cimarosa Giuliana Franciosa ha espresso soddisfazione e compiacimento per questa iniziativa sportiva che si somma a tante altre organizzate dalla Marathon Club di Ariano Irpino sostenendo che “Chi corre non è mai solo: in ogni passo, c’è la storia di un’amicizia che si rafforza, di una sfida che viene superata e di un sogno che prende forma.Atripalda è stata testimone di tutto questo”.
Marika Remondelli
