Ariano Irpino(Av): la rete fognaria delle contrade dimenticate, una battaglia per l’equità e la razionalità
La richiesta di convocazione del Consiglio Comunale da parte dei Consiglieri di minoranza, con la nota prot. n. 14866 del 20 maggio 2025, porta al centro del dibattito politico una questione cruciale per la comunità: il futuro del depuratore di località Cerreto e la rete fognaria delle contrade Perazzo, Turchiciello, Turco, Stratola e Trave.
La vicenda ha radici profonde. Il progetto originario prevedeva la realizzazione della rete fognaria per queste contrade, ma con l’ampliamento dell’iniziativa è stato introdotto un primo lotto funzionale che di fatto rimanda la loro infrastrutturazione a un futuro indefinito. Una prospettiva che preoccupa e indigna i residenti, che da anni attendono con speranza la costruzione di un’opera essenziale per il loro benessere e quello del territorio.
Negli incontri organizzati dalla cittadinanza per discutere della situazione, l’assenza di gran parte dell’amministrazione comunale ha amplificato il senso di abbandono. Solo i rappresentanti dell’opposizione hanno risposto all’appello, accogliendo le istanze e studiando soluzioni tecniche capaci di garantire l’intera rete fognaria senza escludere nessuna delle contrade interessate.
La proposta emersa è chiara e concreta: ridimensionare temporaneamente l’impianto di depurazione, evitando inutili sovradimensionamenti, e concentrare le risorse disponibili sulla realizzazione della rete fognaria. Un principio di buon senso che permetterebbe di utilizzare i fondi immediatamente, senza subordinare il completamento dell’opera a futuri e incerti finanziamenti.
L’obiettivo è quello di ottenere un impegno chiaro da parte dell’amministrazione, affinché si attivi da subito per reperire le risorse mancanti e garantire un progetto che serva tutta la comunità. L’esperienza dimostra che le opportunità di finanziamento, se ricercate con tempestività e determinazione, possono arrivare. Il problema è la volontà politica e amministrativa di perseguirle con decisione.
I cittadini delle contrade interessate non chiedono privilegi, ma solo che venga rispettata la progettualità iniziale e che si lavori per garantire loro servizi essenziali. È tempo di mettere da parte strategie dilatorie e visioni frammentate: la comunità ha bisogno di risposte immediate e di un’amministrazione che ascolti e agisca con ragionevolezza.