Arcivescovo di Benevento Mons Felice Accrocca ha inaugurato e benedetto, dopo i lavori di restauro, la Chiesa di San Rocco ad Arpaise

smart
Mercoledì 4 Giugno la comunità di Arpaise, ha vissuto una serata emozionante, ricca di fede, spiritualità e comunità con l’apertura ufficiale della Chiesa Beata Vergine Maria, San Rocco e San Sebastiano, dopo i lavori di restauro, ristrutturazione e risanamento conservativo, con la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Benevento Monsignor Felice Accrocca, concelebrata dal Parroco di Arpaise Don Albert Mwise, alla presenza del Diacono Don Giuseppe Rossi, dei ministranti, dei bambini del catechismo e della numerosa cittadinanza, del Sindaco di Arpaise Vincenzo Forni Rossi insieme all’Amministrazione Comunale, del Comandante dei Carabinieri di Ceppaloni Maresciallo Capo Vincenzo Solla e i militari dell’Arma, di coloro che hanno eseguito i lavori, tecnici, ingegneri, architetti della curia e dell’impresa.
La serata in cui è stata riaperta alla cittadinanza la chiesa, ritornata al suo antico splendore, segna il termine di un importante lavoro durato diversi mesi, ma ancor più ha scandito l’unione dei fedeli di tutta la comunità, già espressa nella realizzazione della nuova campana, ed in questi mesi ha tanto contributo per la realizzazione, a partire da chi ha versato il proprio contributo, chi ha partecipato ed organizzato il pranzo di beneficenza, chi ha organizzato il momento conviviale di festa, al termine della celebrazione dell’inaugurazione della nostra chiesa, così come espresso dal Parroco e dal Sindaco nei loro interventi di saluto e di ringraziamento ai concittadini.
Così il Parroco Don Albert nel suo intervento alla comunità:
” Carissimi fedeli, Eccellenza Reverendissima, Signor Sindaco, autorità tutte e voi parrocchiani di Arpaise,
è con il cuore colmo di gioia e gratitudine che oggi ci troviamo qui, in questa nostra amata Chiesa di San Rocco, finalmente restituita al suo antico splendore.
Questo giorno, cosi significativo per la nostra comunità, è il frutto di un percorso intrapreso con fede e determinazione, un percorso che oggi culmina nella riapertura di un luogo non solo di culto, ma anche di storia, di arte e di identità per Arpaise.
Vorrei ringraziare di cuore la Conferenza Episcopale Italiana (rappresentata dal nostro vescovo) per il fondamentale contributo dell’otto per mille, senza questo sostegno così prezioso, un’opera di tale portata non sarebbe stata possibile.
È la dimostrazione tangibile di come la Chiesa sia vicina alle esigenze delle sue comunità, supportandole nel mantenimento e nella valorizzazione del patrimonio spirituale e culturale.
Un ringraziamento altrettanto sentito va a voi, carissimi parrocchiani, il vostro trenta per cento di contributo non è solo una cifra, ma il segno tangibile della vostra generosità, del vostro attaccamento a questa chiesa e della vostra volontà di vederla rifiorire. Ogni offerta, piccola o grande che sia, è stata un mattone aggiunto a questa opera di restauro, un gesto d’amore che resterà impresso nelle mura di questo sacro luogo. Grazie per il vostro sacrificio, per la vostra fiducia e per il vostro inestimabile affetto.
La nostra gratitudine si estende a tutti coloro che, con la loro professionalità e dedizione, hanno lavorato instancabilmente a questo progetto. All’impresa, agli architetti, agli ingegneri, ai restauratori, agli operai: grazie per aver riportato alla luce la bellezza nascosta, per la cura e la maestria con cui avete operato.
Un ringraziamento speciale a Sua Eccellenza Reverendissima, il Vescovo, per la sua presenza oggi, segno della sua vicinanza e del suo paterno interessamento per la nostra comunità. La sua benedizione rende ancora più significativo questo giorno di festa.
E non posso dimenticare il Signor Sindaco e l’Amministrazione comunale. La Pro loco Generoso Papa, rappresentata da Walter Mazzone per il pranzo di beneficienza. Grazie per la vostra collaborazione, per l’attenzione rivolta alle esigenze della nostra parrocchia e per il supporto che sempre ci dimostrate. La sinergia tra le istituzioni civili e religiose è fondamentale per il bene comune.
Infine, un ringraziamento a tutti voi che siete qui oggi per celebrare con noi questa riapertura.
La vostra presenza testimonia la vitalità della nostra comunità e l’importanza che la Chiesa di San Rocco riveste nei nostri cuori, vitalità che si è dimostrata nell’acquisto della campana nuova e spero che si dimostrerà anche nell’organizzazione della festa patronale.
Questo restauro non è solo un abbellimento esteriore, è un invito a riscoprire la bellezza interiore, a ravvivare la nostra fede e a rafforzare i legami che ci uniscono come comunità. Questa chiesa è la nostra casa, il luogo dove ci incontriamo con Dio e tra di noi. Curarla significa custodire le nostre radici e guardare con speranza al futuro.
Che San Rocco continui a proteggere la nostra comunità e che questa chiesa sia sempre un faro di luce, di speranza e di carità per tutti noi.
Grazie di cuore a tutti! “
Così il Sindaco Vincenzo Forni Rossi nel suo intervento alla comunità:
” L’8 dicembre 2022 dopo un lungo percorso riuscimmo con grande impegno di Don Albert e di tutta la comunità parrocchiale ad avere una nuova campana in sostituzione di quella centenaria danneggiata.
Con grande gioia di tutti, Sua Eccellenza venne a benedirla. In quella occasione venne rappresentata l’esigenza di eseguire dei necessari lavori di restauro e ristrutturazione della nostra malandata chiesa.
Alcuni giorni dopo ricevo una telefonata da Don Albert che mi comunica che eravamo stati convocati in Curia, per sottoscrivere la documentazione necessaria per procedere alla ristrutturazione della nostra Chiesa.
La nostra richiesta d’aiuto era stata accolta e per questo siamo infinitamente grati a Sua Eccellenza.
Questa chiesa rappresenta per noi tutti un punto di riferimento fondamentale. Qui ognuno di noi ha gioito per un battesimo, una comunione, un matrimonio, qui abbiamo affidato al Signore i nostri cari nel momento della dipartita.
Ma questo edificio non è solo un luogo di culto, bensì anche uno spazio simbolico che racchiude identità, tradizioni e valori condivisi, in questo luogo di incontro le persone si uniscono lasciando fuori dalla porta le avversioni che spesso sembrano grandi, ma in questo spazio si diluiscono e appaiono nella loro reale piccola dimensione.
In questo luogo la celebrazione delle messe, dei sacramenti e delle feste liturgiche diventa un momento di condivisione e di rinforzo dei veri legami sociali.
Questa chiesa ha ospitato eventi comunitari, come incontri, catechesi, concerti e attività culturali, rafforzando cosi il senso di solidarietà e di sostegno reciproco tra le persone. In questo modo, l’edificio chiesa diventa un simbolo di unità, un luogo dove la fede e le relazioni umane si intrecciano formando l’identità stessa della comunità.
Questa chiesa, quindi, non è solo un luogo fisico, ma una vera e propria “casa” spirituale e sociale dove le esperienze di vita, le sfide, le gioie e il dolore di ognuno di noi si riflettono nella fede condivisa.
La ristrutturazione e il restauro della nostra chiesa hanno rivestito e rivestono un’importanza cruciale non solo per la preservazione dell’edificio in sé, ma anche per il significato che questo luogo ha per la nostra comunità.
Aggiungere all’importante finanziamento della Curia un contributo per la realizzazione dell’intervento di ristrutturazione, è sicuramente stato e sarà un momento di rinforzo dell’identità comunitaria.
In particolare mi riferisco ai cittadini che con generosità hanno effettuato donazioni, a tutte le persone che hanno partecipato al pranzo di beneficenza per la raccolta fondi, organizzato dalla Pro-Loco, a chi ha lavorato per la pulizia della chiesa e a tutti coloro che ancora si adopereranno per mettere insieme quanto necessario per saldare i conti.
In conclusione ritengo che i lavori di ristrutturazione e restauro della chiesa, sono stati fondamentali non solo per il mantenimento dell’edificio, ma anche per il suo ruolo di fulcro identitario, culturale e sociale all’interno della comunità parrocchiale. Questi interventi aiutano a garantire che la chiesa continui a essere un luogo di incontro, di crescita spirituale e di supporto reciproco.
Per tutto questo ringraziamo Sua Eccellenza il Vescovo, Don Albert e tutta la comunità. “
L’Arcivescovo nell’omelia prendendo le parole della Sacra Scrittura odierna, ci ha invitato a nutrirci della Parola di Dio, a imprimerla nella nostra mente e nel nostro cuore, accogliendola e proclamandola a tutti, quando si proclama il Vangelo, prima della proclamazione del Vangelo, lodiamo il Signore, con questa parola nella nostra testa e nel nostro cuore, si è più beati, c’è più gioia nel donare gratuitamente ed il padre che vede nel segreto ci ricompenserà, facendo della nostra vita un dono per gli altri, facendo qualcosa di bello per noi stessi e per gli altri, per l’intera comunità, la chiesa bella sia la bella chiesa, chiesa di comunità autentica vera fede ed amore per dio, e per il prossimo.