Emergenza 118: Rischio Collasso in Provincia di Avellino.
Il Sistema di Emergenza-Urgenza territoriale 118 della Provincia di Avellino sta affrontando una crisi significativa a causa della carenza di medici sulle ambulanze di soccorso avanzato. A comunicarlo è soprattutto chi opera nel settore, i medici in prima linea che, carte alla mano, mettono in evidenza una grave criticità.Con 48 posti vacanti, più della metà del personale necessario manca all’appello, compromettendo gravemente l’efficienza del servizio e la sicurezza dei cittadini. A questa situazione già critica si aggiunge il fatto che molti professionisti si avvicinano alla pensione, rendendo indispensabile un intervento immediato per garantire la continuità operativa del sistema. Durante la pandemia da COVID-19, il 118 è stato l’unico servizio sanitario territoriale a operare senza interruzioni, mentre gli altri settori si bloccavano. Nonostante la sua centralità nel soccorso e nell’assistenza alla popolazione, il sistema non ha ricevuto incentivi né dal Governo centrale né dalle Regioni, dimostrando una preoccupante mancanza di attenzione verso un servizio essenziale. Se non verranno adottate misure politiche e aziendali concrete, l’ASL di Avellino potrebbe non essere in grado di sostenere il Sistema 118 ancora a lungo, con conseguenze dirette sulla capacità di intervento in situazioni di emergenza. Oltre a promuovere la medicina primaria, è necessario riconoscere l’importanza e la necessità degli altri servizi sanitari, tra cui il sistema di emergenza-urgenza, che merita investimenti e strategie adeguate per evitarne il collasso. Il diritto alla salute deve essere una priorità assoluta e non può essere compromesso dalla carenza di personale e dalla mancanza di investimenti mirati. È fondamentale che le istituzioni assumano un ruolo attivo nella tutela del 118, garantendo risorse e strategie per mantenerlo operativo e efficiente. Solo un intervento concreto e tempestivo può salvaguardare la qualità del servizio e la sicurezza della popolazione.
