Gesualdo(AV) – Caso scuole, intervista all’ingegnere Gianfranco Bianco

Gesualdo – La scuola media Cillo Palermo di Gesualdo è stata chiusa perché l’immobile è stato giudicato ad alto rischio, essendo l’altro stabile adibito scuola elementare, interdetto alle lezioni da tempo, per via dei lavori per l’efficientamento energetico, il comune di Gesualdo si trova in una situazione di emergenza. Ne parliamo con l’ingegnere Gianfranco Bianco.

Ingegnere, la situazione attuale è quella descritta, il Sindaco in un’intervista ha dichiarato che “non c’era una preoccupazione sulla struttura” quindi l’emergenza è davvero un fulmine a ciel sereno, lei che ne pensa?
Credo sia doveroso fare un po di chiarezza sulla vicenda. L’amministrazione cittadina con proprio atto, nel settembre 2016 , deliberava la volontà di partecipare ad un bando regionale, nel quale affermava di voler abbattere la struttura dove alloggiavano per le lezioni sia i bambini delle primarie che quelle delle secondarie – scuola media -. La richiesta dell’abbattimento era propedeutica alla costruzione di  un nuovo edificio scolastico. Basterebbe già questo, per dare il senso, che forse il Sindaco viva una situazione di confusione, ma c’è di più, per l’altro edificio scolastico – sul quale se mi consente vorrei spendere in seguito due parole – la stessa amministrazione aveva invece chiesto il  semplice adeguamento sismico. Questo per dire che, in una scala di valori al negativo era messa molto peggio la scuola media, per giudizio scritto degli amministratori, che adesso, nella persona del Sindaco sottolineano che non c’era preoccupazione sulla quella struttura. Bizzarro, non crede?
Ha detto che voleva spendere due parole sull’edificio scolastico in via di ristrutturazione, cosa voleva dirci.
Non conosco la cifra esatta spesa per questi lavori effettuati, ma si aggira intorno ai 600 mila euro. Parliamo di tanti soldi. Ecco, questa cifra è stata impegnata su uno stabile degli anni sessanta, senza effettuare un preventivo, e fra le altre cose previsto per legge, esame della vulnerabilità sismica. Se adesso, come il Sindaco ha detto in conferenza, verrà effettuato questo esame e dovesse risultare negativo, nel senso che la struttura è gravemente carente sotto il profilo antisimico, si saranno spesi oltre 600 mila euro inutilmente e oltretutto su una struttura vecchia di oltre 50 anni.  In più avendo partecipato al bando di gara per i fondi di rotazione con all’attivo, all’atto della richiesta, ben due/tre scuole , come si pensa che chi legge le carte possa consentire che in comune di 3000 abitanti si costruisca ancora. Questa è totale mancanza di visione in prospettiva. L’amministrazione di Frigento ha progettato a tempo debito – circa tre anni fa – ed adesso è in via di costruzione una nuova scuola a Pila ai Piani. Frigento, non Bolzano o Trento.
Però adesso la soluzione è stata trovata, il Sindaco e l’amministrazione hanno fatto un buon lavoro.
Mi lasci dire, che al netto del risultato, il Sindaco, si era presentato trafelato, il 6 marzo, dicendoci che non c’era altra soluzione se non quella di portare i nostri bambini a Frigento e per giunta con turni pomeridiani. E’ stato solo grazie all’impegno dei genitori presenti che, nonostante le invettive del primo cittadino, hanno fatto delle proposte sensate e si è arrivati alla soluzione attuale, che ripeto e ribadisco non era stata affatto proposta dall’amministrazione. Voglio doverosamente aggiungere un argomento alla discussione, il Sindaco ha detto di aver ricevuto la relazione di sintesi dell’accertamento sulla vulnerabilità sismica, solo a marzo. Mi risulta che con protocollo nr. 567 Reg.Gen. del 30 dicembre 2016, ribadisco 30 dicembre, gli uffici del comune hanno: “Acquisito preso atto ed approvato gli elaborati di valutazione della vulnerabilità sismica della scuola media statale Cillo Palermo” si tratta della relazione richiesta all’ingegnere Michele Candela. In effetti il sindaco ha sempre detto – nelle assemblee pubbliche – che quella pervenuta il 4 marzo era una sintesi, ma una sintesi non può che essere l’estratto di una atto completo. Anche su questo, nessuno dimentichi che è stato solo grazie alla fortissima presa di posizione del Professore Annibale Cogliano, che si è riusciti ad ottenere l’incarico per la perizia.
Questa però è una polemica politica
Cosa vuole me ne importi della polemica fine a se stessa, qui si è passato il segno, un sindaco che chiede l’abbattimento di una struttura e poi afferma che la struttura stessa non destava preoccupazioni, che ha bisogno di un manifesto pubblico e fortissime pressioni per dare un incarico per verificare lo stato di una scuola dove c’erano tanti nostri figli, che non cerca neanche una soluzione – almeno non condivisa –  ma si lascia travolgere dagli eventi dovendo trovare soluzioni di emergenza, quando da più parti, e a tempo debito, gli era stato sollecitato di intervenire. E’ così per tutto, o quasi, non c’è una visione un progetto organico, è da tempo che provo a dirlo, e situazioni come queste fanno comprendere quanto l’approssimazione sia deleteria, e quali risultati porti. Dire che si tratta di una emergenza è una chiacchiera, che i fatti smentiscono, è semplicemente il pannicello caldo posto a rimedio della mancanza di soluzioni utili. Una buona notizia in tutto questo la rintraccio senz’altro, si tratta della partecipazione, noi abbiamo bisogno delle persone, con le loro idee le proposte e le loro critiche costruttive. Gesualdo nella criticità ha vinto, ha vinto contro la risoluzione perentoria e frettolosa del Sindaco, ha vinto quando si è ritrovata tutta insieme a parlare di un problema comune, ha vinto infine quando si è dimostrata comunità.
Parla già da candidato a Sindaco
Non ho mai nascosto la mia disponibilità ad una canditura. La mia idea di paese è la foto di quella  sala, dove tutti hanno potuto partecipare attivamente, una cosa è certa, mai mi vedrete inveire contro qualcuno o promettere querele, quella è la morte della dialettica politica, è l’arroccarsi, è il chiudersi su posizioni preconcette. Gesualdo ha bisogno di aprirsi, di uscire dal medioevo in cui è caduta, i gesualdini tutti hanno il diritto di riprendersi i loro spazi. La mia visione di comunità è fatta di commissioni che aiutino l’amministrazione a governare, di associazioni che partecipano al benessere collettivo, di giovani che vanno aiutati a realizzare i propri progetti, di una squadra amministrativa che conti 3603 componenti, nessuno escluso. Ci sono persone che possono dare tanto e che preferiscono restare nell’ombra, perché questo sistema amministrativo non da possibilità di interlocuzione, invece , se mi sarà consentito, aprirò le porte della casa comunale e lascerò che tutti possano dare il loro contributo. Sono riuscito a sollecitare l’interesse di tanti che preferivano restare a casa, sono stati entusiasti dalla possibilità di un vero cambiamento e chiamati ad esporsi in prima persona, questo è avvenuto perché hanno valutato la bontà del progetto e la serietà di chi lo proponeva. Il mio messaggio è che per cambiare bisogna crederci, ed io, grazie anche alle donne e agli uomini che mi sostengono, ce la sto mettendo tutta.
Grazie ingegnere per la chiarezza e auguri per la sua battaglia di cambiamento.

Angelo Famiglietti