Gesualdo (AV) – Ancora fauna in difficoltà: trovato allocco ferito, salvato grazie alla sensibilità di un privato e la Lac

Gesualdo – Le sorelle Dell’Erario, impegnate ancora sul fronte salvataggio per quanto riguarda la fauna selvatica.

Infatti, su segnalazione di un privato cittadino hanno recuperato, a Gesualdo, un allocco ferito e, con la collaborazione del responsabile Lac Emilio Mauro Merola e del segretario Michele Buongiorno hanno fatto da staffetta affinché il volatile, ferito seriamente ad un’ala, venisse trasportato al Cras di Napoli, per le successive cure.
L’allocco, è un uccello rapace della famiglia Strigidi. Ha occhi neri, si mimetizza alla perfezione nel bosco che frequenta, il suo colore può sembrare la corteccia di un albero. La taglia è di 38 cm, il peso variabile ma non supera i 600 grammi. I piccoli mammiferi sono il suo pasto preferito, in particolare i topi.
È specie protetta ai sensi della legge 157/92.
E’ bene precisare – spiega Emilio Mauro Merola, la fauna selvatica fa parte del patrimonio indisponibile dello Stato per cui, oltre che moralmente scorretto, prendere animali appartenenti alla fauna protetta, ferirli, e non soccorrerli   è una condotta criminosa e si è perseguibili ai fini di legge”.
In genere gli uccelli notturni tipo il barbagianni, civette, gufo comune, l’allocco ecc, cercano la vicinanza con l’uomo, e sono molto utili anche perché cacciano animali dannosi per l’agricoltura.
Ma stupide superstizioni spesso li fanno diventare vittime dell’uomo. Le credenze popolari che riguardano gli animali sono tanto numerose, quanto prive di ogni fondamento.
Alcune sono decisamente innocue e fanno sorridere per la loro ingenuità, altre invece sono tanto stupidamente assurde, quanto crudeli.
La maggior parte dimostrano solo come profondamente ignoranti, insensibili, malvagi, sadici e idioti possano essere gli umani, di ogni latitudine, estrazione sociale e grado di istruzione.
Il mio obiettivo è quello di sensibilizzare gli uomini a soccorrere questi animali bisognosi di aiuto, proprio come è successo più di una volta a Gesualdo, senza pensare alle stupide superstizioni”.