Napoli – Ufficio scolastico regionale nel caos, impediti gli accessi. Interviene la polizia

Napoli – Abusi d’ufficio e mala gestione della pubblica amministrazione sono le accuse mosse all’Ufficio Scolastico Regionale di Napoli da parte dei docenti presenti stamani a Napoli che sono stati  bloccati anche con azioni di forza da parte di una guardia giurata dell’Agenzia la Leonessa di Napoli.

L’ agente anziché limitarsi alle funzioni di controllo ha addirittura svolto funzioni d’ufficio ad horas distribuendo foglietti volanti ai quali attribuiva numeri di prenotazione senza criterio alcuno e senza una regolare organizzazione dell’ufficio.

Manzioni che avrebbe dovuto, invece, svolgere un dipendente dell’ USR o un’agenzia preposta allo svolgimento di questo servizio.

Purtroppo a Napoli oltre ad incendiare il Vesuvio le azioni camorristiche si registrano anche presso questi uffici.

Diversi i disservizi causati dall’agente privato che in più occasioni ha aggredito verbalmente molti presenti ed ha addirittura bloccato fisicamente utenti che legittimamente protestavano per la improvvisa decisione di impedire gli accessi agli uffici.

Lo stesso è successo con un Avvocato dell’ Anief il sindacato fondato e diretto da Marcello Pacifico a cui è stato impedito l’ accesso nonostante il legale avesse più volte esposto a questa guardia giurata in versione “sceriffo di nottingam” l’urgenza d’ incontrare un funzionario dell’Uffico ….diretto da Teresa De Lisa.

Il legale non avrebbe potuto rimandare l’incontro poiché era necessario recepire con la massima urgenza l’ordinanza del giudice a favore di un docente prima delle imminenti convocazioni di immissione  in ruolo per le Gm e per le GAE.

Purtroppo l’arroganza, la disorganizzazione dell’ Ufficio ha costretto il legale unitamente al direttore di TgNewsTv presente nell’ufficio di chiedere l’intervento della Polizia di Stato.

Il legale è stato alla fine accompagnato presso gli uffici dove il responsabile del servizio tale Teresa De Lisa ha letteralmente aggredito la funzionaria dell’ Ufficio che aveva in qualche modo cercato di limitare il grave disservizio subìto da circa cento utenti. Un  atteggiamento che travalica ogni limite.

Questa responsabile d’ Ufficio ha gestito l’ufficio come se si trovasse a casa sua, senza tener conto dei gravi disservizi e reati che si configurano quando si violano consapevolmente deliberatamente i regolamenti ed alle leggi che regolano il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione.

Insomma all’ USR Campania si è assistito ad una gestione “mafiosa” dell’ufficio, dove è stata violata la legge sulla trasparenza poiché, non vi era una circolare interna che spiegasse e regolasse i provvedimenti adottati dall’Ufficio.

Non è la prima volta che si riscontrano disservizi di questo tipo all’ USR di Napoli.