Grottaminarda – Quando l’accoglienza diventa un bene comune. Anche quest’anno, come avviene ormai da qualche decennio, arrivano da queste parti i bambini saharawi ospitati dalla Pubblica Assistenza locale.
Resteranno poco più di una settimana, dopo aver trascorso qualche giorno ad Ariano Irpino dove sono stati accolti dall’associazione “Vita”.
Una storia,quella di questo popolo dell’Africa del Nord, che non incontra ancora la necessaria indignazione. La Repubblica Democratica Araba del Saharawi, autoproclamatasi indipendente nel 1976, è ancora annessa al Marocco mentre non si tiene ancora il referendum popolare che l’Onu, sotto la propria bandiera, si è incaricata di far svolgere. Ma quello saharawi è un popolo con grande dignità e forza d’animo e, ai confini tra Marocco, Spagna e Mauritania, si è organizzato la propria vita tra le dune del deserto, si autogestiscono nei campi profughi, e Tindouf è la capitale.
Una piccola parte di quel territorio è controllato dal Fronte Polisario, e grazie ad un protocollo d’intesa con le associazioni di volontariato, i ragazzini che vanno a scuola raggiungono l’Italia.
Grottaminarda è uno di quei posti che li ospita. Sono nove i bambini, accompagnati dal maestro che si chiama Mohamed. Resteranno da oggi fino al prossimo 19 agosto.