Irpinia – L’ Irpinia continua ad essere messa a ferro e a fuoco dagli incendi dolosi in diverse parti del suo territorio. Dopo gli incendi del 15 agosto ad Apice (Bn) località S.Lucia e a Bonito, in Località Madonna della Valle, questa mattina un altro incendio si è sviluppato a Bonito in località S.Janni.
Aria irrespirabile e denso fumo nero: sul posto a domare le fiamme il personale del nucleo antincendi boschivi provinciale
Inutili gli appelli del Responsabile LIDA, LAC, Emilio Mauro Merola che a gran voce ha chiesto un maggiore supporto a difesa delle aree boschive e dell’incolumità pubblica e in genere del patrimonio naturale del territorio.
“Sono giorni drammatici che si stanno consumando tra confusione e caos. L’incendio di questa mattina – dice Merola – è soltanto l’ultimo di una lunga serie che sta interessando il territorio irpino. Qualcuno oggi sa dirci qualcosa circa l’origine di questi incendi? Il fumo degli incendi di questa estate – continua Merola – porta con sé un crescente cattivo sentore di sbandamento della cosa pubblica, al di là della professionalità e spesso del puro e letterale eroismo di volontari e forze dell’ordine chiamati inevitabilmente ad evitare il peggio laddove una maggiore prevenzione, quindi un maggiore impegno di tutti, eviterebbe tante perdite al nostro inestimabile patrimonio naturale.Trovandoci davanti a un vero e proprio disastro ambientale, con la nuova legge sugli “ecoreati” le pene arrivano a 15 anni di carcere. Che i giudici non facciano sconti, ma siano severissimi. Finita l’emergenza sarà indispensabile mettere mano alla gestione e alla manutenzione dei nostri boschi e di tutto il territorio. Oggi il nostro territorio sfugge ad ogni controllo, non c’è programmazione, non ci sono interventi preventivi. Rimanendo così, fermi e immobili, piangeremo per i prossimi acquazzoni d’autunno e per i nuovi incendi della prossima estate.Ormai viviamo in emergenza e combattiamo l’emergenza con la nostra improvvisazione. Occorrono mezzi, risorse, investimenti, programmazione, non lacrime di coccodrillo. Quanto ci sarà costata questa maledetta stagione di fuoco che stiamo vivendo? Decine di milioni di euro. Ma il conto alla fine sarà molto molto più pesante”.
Intanto, il panorama, della nostra bella Irpinia dopo il passaggio del fuoco, è desolante.