Ariano Irpino – Tre episodi chiave legano il nome di Anselmo alla vicenda arianese dell’accoglienza dei richiedenti asilo.
Un primo intervento di Anselmo La Manna risale allo scorso 03 marzo 2016. In tale data, Anselmo La Manna, a nome del “Comitato di Tutela e Sviluppo del territorio”, aveva attirato l’attenzione sulle condizioni inadeguate della struttura che ospitava i richiedenti asilo a Cardito presso gli ex locali della Comunità Montana. Tale struttura era ed è gestita da Ciriaco Petrilli, dell’Agriturismo Petrilli di Flumeri.
Pochi giorni dopo l’interessamento di La Manna, il centro di Cardito fu temporaneamente chiuso con Ordinanza del Sindaco, per poi essere riaperto giorni dopo all’esito dell’ultimazione di alcuni lavori di adeguamento dei locali.
Un secondo episodio vede coinvolta, tra altri soggetti, la Cooperativa sociale “L’Eccellente” la quale è direttamente ricollegabile alla persona di Anselmo La Manna, dal momento che la sede della cooperativa è ubicata proprio presso l’indirizzo di abitazione di La Manna.
In data 12 settembre 2016, infatti, il Sindaco di Ariano, con Ordinanza n. 12/2016 disponeva lo sgombero della struttura di accoglienza sita nell’ex “Batavia” in località Cerreto. Tale struttura era anche essa gestita da Ciriaco Petrilli, ospitava 65 richiedenti asilo, e presentava la totale mancanza dei requisiti-igienico sanitari ed antincendio.
Al momento del sopralluogo del Comune, (prot. 21768 del 12/09/2016) all’interno del centro di accoglienza dell’ex Batavia era presente “personale della cooperativa sociale “L’Eccellente”.
Tale struttura risulta essere ad oggi ancora chiusa e non è stata mai più ripristinata.
Di recente, e siamo al terzo “episodio”, Anselmo La Manna, sempre a nome del “Comitato di Tutela e Sviluppo del Territorio”, ha diffuso le presunte immagini di un pollo con dei vermi che sarebbe stato servito agli ospiti della struttura di Cardito gestita da Petrilli.
Sulla vicenda sono state avviate delle indagini e Ciriaco Petrilli ha parlato alla stampa di “sabotaggio” e di “macchinazione per gettare fango” annunciando anche una querela contro ignoti.
A fronte dello svolgersi di tali fatti, restano aperti alcuni interrogativi irrisolti.
A che titolo la cooperativa “L’Eccellente” era presente presso il centro di accoglienza dell’ex Batavia durante il sopralluogo del Comune?
Come mai, La Manna, nel 2016, con il suo Comitato di tutela del territorio, non ha denunciato all’opinione pubblica la totale assenza di condizioni igienico sanitarie presso il centro di Cerreto (ex Batavia) sebbene fosse presumibilmente a conoscenza della situazione dal momento che presso il centro era presente il personale della cooperativa “L’Eccellente” a lui riconducibile?
Come mai Ciriaco Petrilli, dopo essere stato ostacolato da La Manna a seguito delle denunce pubbliche del marzo 2016, consentiva proprio alla cooperativa di quest’ultimo (“L’Eccellente”) di essere presente nel centro dell’ex Batavia?
La Manna chiede trasparenza e ben venga la trasparenza. Per questo motivo anche noi chiediamo che venga fornita una risposta a queste domande che poniamo pubblicamente e alla luce del sole.